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Grabados

Luca Giordano (Napoli 1632 - Napoli 1702)

Cristo, la Vergine e Sant'Anna

500,00 €

Il Bulino Antiche Stampe s.r.l.

(Milano, Italia)

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Detalles

Grabadores
Luca Giordano (Napoli 1632 - Napoli 1702)
Materia
Vergine Sant'Anna Cristo
Idiomas
Italiano

Descripción

Acquaforte
misure: mm 310 x 250

Pittore e incisore, figlio di Antonio mercante di quadri e modesto pittore che lo avvia all'arte. La città di Napoli fu per lui culla di molteplici esperienze artistiche; Giordano guarda le opere di Caravaggio e apprende il naturalismo dal suo maestro Jusepe de Ribera (Xàtiva 1591 - Napoli 1652). Le prime opere documentate tuttavia risalgono al 1653 e trattasi di incisioni che mostrano un certo debito verso Albrecht Durer e gli artisti fiamminghi. Per quanto riguarda la pittura Giordano è sempre stato in cerca di nuovi spunti come quelli offerti dalle opere di Mattia Preti (Taverna 1613 -La Valletta 1699) che lo introducono ad un gusto barocco o quelli più classici appresi durante il viaggio a Roma intorno al 1654. Il viaggio a Venezia lo avvicina poi direttamente a Tiziano, Tintoretto e alla leggerezza di Paolo Veronese. Commissioni pubbliche e private si moltiplicano, Giordano conquista critica e pubblico non sono in Italia ma anche all'estero: nel 1692 viene invitato da Carlo II in Spagna per realizzare il ciclo di affreschi all’Escorial, e in seguito altri lavori al Cason di Buen Retiro, nella Sagrestia della Cattedrale di Toledo e nel Monastero di Nostra Signora di Guadalupe.

In questo foglio, mediante una prospettiva ribassata vediamo in primissimo piano putti che colti in pose diverse reggono a fatica rigonfie nubi e nastri. Su queste poggiano la Vergine con in mano lo scettro della misericordia accoglie in cielo Sant'Anna, raffigurata in ginocchio a sinistra con sguardo devoto e braccia aperte. Alle spalle della Santa, Cristo attorniato da altri putti sostiene tra le mani una corona. Il segno rapido e continuo crea giochi luministici che evidenziano l'importanza della luce e creano un sotto tono argenteo. Il segno fresco e mosso ricorda i modi di incidere di Giuseppe Ribera. Al verso del foglio si trova un rapido schizzo coevo a sanguigna, la mano è sicura benché il disegno si solo accennato. Si vede una donna, forse una Santa inginocchiata e con le mani sul petto che si gira verso sinistra dove una figura stante tra le nuvole la accoglie con le bracci aperte: potrebbe trattarsi di uno studio per un'annunciazione.

Impressione ottima fresca e ben contrastata con velatura grigia di fondo, impressa su carta vergellata. Ottimo stato di conservazione eccetto una piega orizzontale e due verticali che non disturbano la visione dell'opere. Esemplare rifilato in forma ottagonale all'interno del soggetto, mutilo della fascia inferiore con il titolo e il nome dell'editore e dell'autore. Data la qualità dell'impressione e la mancanza dei nove raggi sotto la colomba escludiamo possa trattarsi di un IV stato.
Filigrana: trifoglio e lettere A V

Bibliografia: Bartsch, Le Peintre graveur, XXI.177.6; P. Bellini, Contributi per L. Giordano, in QCS, Milano 1977, n 36; TIB 4717, 006

Stato di conservazione: buone
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