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Grabados

ORTELIUS Abraham

Creta Iovis magni, medio iacet insula ponto

1584

500,00 €

Antiquarius Libreria

(Roma, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1584
Lugar de impresión
Anversa
Formato
490 X 340
Grabadores
ORTELIUS Abraham
Materia
Carte Storiche
Descripción
Van den Broecke 217; Zacharakis, Greece 1621.

Descripción

Carta proveniente dall'edizione latina del ' Parergon sive veteris geographiae aliquot tabulae ' di Ortelius, raccolta di carte antiche pubblicata per la prima volta nel 1578 come supplemento al Theatrum Orbis Terrarum.Esso era seguito anche da un ' Nomenclator Ptolemaicus, elenco di tutti i nomi geografici che comparivano nella ' Geographia ' di Tolomeo.Questa tavola rappresenta, diversamente orientate ad Est o a Nord, Creta e altre isole dello Ionio, Sardegna e Corsica, ciascuna con margine graduato, longitudine e latitudine, inserite in riquadri in cui è riportato anche un elenco di luoghi dalla posizione sconosciuta. Il retro del foglio, riporta la descrizione in latino delle isole rappresentate. Tratta dal ' Parergon, il primo atlante storico mai pubblicato. Fu inizialmente concepito da Ortelius come appendice del suo ' Theatrum Orbis Terrarum ' ma visto il notevole successo di queste carte storiche divenne in seguito un lavoro indipendente e rimase la fonte principale di tutti i lavori simili per tutto il XVII secolo. Come sottolinea Koeman “il ' Parergon ' deve essere considerato come lavoro personale di Ortelius. Per quest'opera, infatti, diversamente dal ' Theatrum, non copiò le mappe di altri cartografi, ma ne disegnò lui stesso di nuove ed originali…prese luoghi, regioni e territori delle civiltà classiche illustrandone e spiegandone la storia, una materia molto vicina al suo cuore. Le mappe e le lastre del ' Parergon ' devono essere valutate come le più importanti incisioni che rappresentano il diffuso interesse per la geografia classica nel XVI secolo”. Il ' Theatrum Orbis Terrarum ' e che è considerato il primo vero “atlante” moderno. L’opera fu pubblicata in 7 lingue e 36 edizioni, per il quale – nel 1570 - Ortelius ottenne il ' privilegio, ovvero una sorta di diritto d'autore che impediva ad altri cartografi di pubblicare i propri lavori. Il ' Theatrum ' rappresentava il lavoro più avanzato del lavoro della descrizione cartografica. L’Ortelius vi raccolse il sapere geografico e cartografico del suo tempo, proponendo in 147 spettacolari tavole incise l’immagine più fedele del mondo allora conosciuto e, in alcune straordinarie “carte storiche”, regioni e itinerari tratti dalla letteratura, dalla mitologia, dalla tradizione. Incisione in rame, fine coloritura, in ottimo stato di conservazione. Map of islands of the Mediterranean taken from Ortelius' ' Parergon; a large map of Crete is at the bottom half of the sheet, with smaller maps of Corsica, the Greek Islands and Sardinia. The ' Parergon ' is the first historical atlas ever published. It was initially conceived by Ortelius as an appendix to his ' Theatrum Orbis Terrarum, but given the considerable success of these historical maps it later became an independent work and remained the main source of all similar works throughout the seventeenth century. Koeman wrote: "This atlas of ancient geography must be regarded as a personal work of Ortelius. For this work he did not, as in the ' Theatrum, copy other people's maps but drew the originals himself. He took many places and regions from the lands of classical civilization to illustrate and clarify their history, a subject very close to his heart. The maps and plates of the ' Parergon ' have to be evaluated as the most outstanding engravings depicting the wide-spread interest in classical geography in the 16th century." The ' Theatrum Orbis Terrarum, which is considered the first true modern "Atlas". The work was published in 7 languages and 36 editions, for which - in 1570 - Ortelius obtained the privilege, a kind of copyright that prevented other cartographers from publishing his works. The ' Theatrum ' represented the most advanced work of cartographic description. Ortelius collected in it the geographical and cartographic knowledge of his time, proposing in 147 spectacular engraved plates the most faithful image of the world then known and, in some extraordinary "historical maps", regions and routes taken from literature, mythology, tradition. Copper engraving, contemporary coloring, in good condition. Cfr. Van den Broecke 217; Zacharakis, Greece 1621.
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