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Grabados

CORONELLI VINCENZO MARIA - LEVANTO FRANCESCO MARIA

Coste marittime dell’isola di Candia con tutte le baye e porti di essa e dell’isole là circonvicine.

1698

700,00 €

Perini Libreria Antiquaria

(Verona, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1698
Lugar de impresión
Venezia
Grabadores
CORONELLI VINCENZO MARIA - LEVANTO FRANCESCO MARIA
Materia
Creta

Descripción

Incisione in rame, mm 405x510, margini molto ampi. La carta raffigura Creta, Skarpatos, Stampalia, Cerigo e isolotti minori inserite entro un fitto reticolo geografico, con specificazione delle località costiere. Non comune carta nautica tratta da “Prima parte dello specchio del mare” opera pubblicata a Genova nel 1664 e poi ristampata da Coronelli nel 1698 (nostro esemplare) con piccole variazioni nel testo e correzioni alle carte. Non si tratta quindi di un’opera originale, come affermato dallo stesso Coronelli nel frontespizio dell’opera: “Arricchito da carte marine costrutte dal famoso capitano Francesco Maria Levanto e nuovamente pubblicato…senza alcuna, benchè minima alterazione: Ricorretto bensì coll’originale…” Poco si conosce sul capitano genovese Francesco Maria Levanto, che “a sue spese” fece incidere le più accreditate carte nautiche disponibili sul bacino del Mediterraneo dell’epoca. Le scarne notizie ci informano che l’atlante – di pregevole fattura – presenta alcuni di questi documenti elaborati negli anni precedenti dallo stesso Levanto insieme ad altri tratti da un’opera olandese, De Lichtende Colomne ofte Zeespigel, pubblicata una ventina di anni prima da Anthoni Jacobsz e riutilizzata in seguito da numerosi altri cartografi (Goos, Donker, Tohrnton, Van Keulen ed altri). Infatti, la prima carta dell’Autore reca la seguente illuminante dicitura: costruite in Amsterdam et corrette dal Cap. Francesco Maria Levanto et a sue spese intagliate l’anno 1663. L’Atlante, dedicato al nobile savonese Giovanni Battista della Rovere, fu pubblicato a Genova da Gerolamo Marino e Benedetto Celle. Tale opera descrive le isole e le coste del Mediterraneo in dodici dimostrationi, corredate da carte nautiche e da illustrazioni raffiguranti panorami di coste e vedute di porti. Nell’introduzione, l’autore illustra i vari metodi per calcoli astronomici oltre a riportare in cinque tabelle le latitudini di numerosi porti. Il corredo delle carte si apre con due portolani generali del Mediterraneo, uno dedicato alla parte occidentale, l’altro al mare di levante, per poi poseguire con 25 fogli nautici numerati ciascuno raffigurante il tratto di costa descritta nella dimostratione che la segue. In tutte le carte sono presenti i principali toponimi e una serie di simboli (piccole ancore per i punti di approdo, crocette per gli scogli pericolosi, punteggiatura per i bassi fondali, una o più rose dei venti), mentre in un apposito riquadro, viene riportata la scala grafica in diverse misure, leghe olandesi, miglia italiane, leghe inglesi e francesi. Concludono ciascuna dimostratione le tabelle che riportano le distanze tra i principali luoghi espresse in leghe italiane ed una sequenza di vedute delle coste. Nonostante l’opera non avesse avuto grande fortuna all’epoca, forse perchè riconosciuta come poco originale dai cartografi coevi, il Coronelli – che quasi certamente non conosceva il modello e le derivazioni nordiche – la volle inserire nel suo Atlante Veneto, come ultimo volume dell’edizione del 1698 (Valerio, 2002, p. 91). Vincenzo Coronelli (1650/1718) vulcanico religioso veneziano, fu cartografo, geografo e cosmografo ufficiale della Repubblica di Venezia dal 1685 e lettore di geografia nel 1689. Fondò l’Accademia degli Argonauti, la più antica società geografica del mondo. Fu autore di oltre 2000 grandi carte geografiche e di decine di importanti pubblicazioni fra cui ricordiamo il “Libro dei globi“, oltre ai celebri globi costruiti per il re di Francia, “Atlante Veneto“ e “Teatro della guerra” Bell’esemplare. Lieve ossidazione alla piega centrale, alcuni fori di tarlo al marg. sup. Armao, pag. 132
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