Chorographia Terrae Sanctae in Angustiorem formam Redacta, et ex Variis Auctoribus a Multis Erroribus Expurgata.

Anversa, 1632. Prima originale tiratura. Incisione in rame all'acquaforte, b/n, cm 32,5 x 84,5 circa (la parte incisa) più stretti margini. Rara rappresentazione cartografica raffigurante la Terra Santa, sviluppata in oblungo e più volte ripiegata. La mappa descrive la porzione di territorio che si estende dalla Siria fino all’Egitto. Sotto, al centro, una decorativa pianta di Gerusalemme arricchita intorno da navi e grandi velieri, e da numerosi quadranti con riferimenti biblici. La carta deriva da quella di Adricom, rispetto alla quale risulta arricchita da questa serie di diciotto riquadri ai margini in cui sono raffigurati monumenti e oggetti legati alla religione ebraica (come il tempio e i suoi strumenti). Ad arricchirne l'aspetto decorativo contribuisce l'area del mare con il compasso della scala grafica, i galeoni finemente incisi e la rosa dei venti che riporta l'orientamento della carta. In basso a centro, entro un cartiglio ovale a volute, è raffigurata la planimetria della città di Gerusalemme basata sul celebre modello di Villalpando, pubblicato nello "Hierosolymae Veteris Imago". Disegnata, cartografata e stampata dal monaco Jacobus Tirinus (1580 - 1636), belga, gesuita e studioso biblico, la carta uscì ad Anversa nel 1632. Esemplare stampato su carta fine e riportata su carta velina applicata al verso, in consueti stretti margini (rifilata oltre la linea di riquadro e mancante la battuta della lastra), piccoli punti di abrasione interessano la parte centrale del foglio (visibili al verso ma minimamente al recto), una zona più estesa ma rimarginata è alla parte sinistra dell'inciso e da un terzo superiore del foglio scende restringendosi fino alla parte inferiore del veliero nel mare. Comunque buona la lettura della carta che si presenta nell'insieme sana e ben incisa.