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Grabados

ORTELIUS Abraham

BELGII VETERIS TYPUS

1594

800,00 €

Antiquarius Libreria

(Roma, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1594
Lugar de impresión
Anversa
Formato
490 X 385
Grabadores
ORTELIUS Abraham
Materia
Carte Storiche

Descripción

Splendida carta storico-geografica del Belgio, pubblicata nel ' Parergon ' di Abraham Ortelius. Esemplare dalla rara edizione italiana del Theatrum Orbis Terrarum stampata ad Anversa da Jean Baptiste Vrients nel 1608 e quindi nel 1612. Nel cartiglio in alto a destra: BELGII VETERIS | TYPVS | "Ex conatibus geographicis Abrahami Ortelij". | HAC LITTERARVM FORMA, VETVSTIORA PINXIMVS. | Quæ paulo erant recentiora, his notavimus. | "Nulla autem antiquitate illustria, hoc charactere | Recentissima vero, his vernaculis ab alijs distinximus". Nel cartiglio ovale in alto a destra: S[enatus].P[opulus].Q[ue].A[ntwerpiensis]. | PATRIAM AN:|TIQVITATI A SE | RESTITVTAM | DEDICABAT | LVB. MER. | ABRAHAMVS | ORTELIVS | CIVIS Nella cornice ovale del cartiglio: NESCIO QVA NATALE SOLVM DVLCEDINE CVNCTOS DVCIT, ET IMMEMORES NON SINIT ESSE SVI. (citazione da Ovidio' "Ex Ponto" 1,3,5). ' ' Nel cartiglio in basso a destra, l’indicazione del privilegio decennale: "1594 | Cum priuilegio | Imperiali et Bel:|gico, ad de:|cennium". Nel cartiglio in basso a sinistra quattro versi poetici di Hugo Favolius, amico di Ortelius: "Prisca vetustatis Belgæ monumenta recludit | Ortelius, priscas dum legit historias. | Collige prima soli natalis semina Belga, | Et de quo veteri sis novus ipse vide. | Favolius caneb". (Studiando la storia antica Ortelius riscoprì gli antichi monumenti del Belgio di epoca romana, Raccogli, lettore, i primi semi del tuo suolo natio, e impara da quali antenati sei discendente). Realizzato da Ortelius sulla base di fonti classiche. Quelle che cita, in particolare Cesare, trattano di popoli e nomi, piuttosto che della geografia dell'area. Seconda lastra della carta del Belgio antico di Ortelius, che differisce dalla prima, in sostanza, per la data riportata nella parte superiore del cartiglio a destra con il privilegio: "1584" nella prima lastra, "1594" nella seconda. Circa una decade dopo la pubblicazione del “moderno” Theatrum Orbis Terrarum, Ortelius rispose alle “preghiere di amici e studiosi di storia antica, sacra e profana” e compilò una serie di mappe di soggetto biblico e classico, quasi tutte disegnate da lui. Intitolò l’opera “Parergon theatri”, ovvero “aggiunta, appendice, del Theatrum”, ma al tempo stesso anche complementare al Theatrum: il Paregon theatri forniva per il mondo antico lo stesso materiale che Ortelius aveva fornito per il mondo moderno con il Theatrum: carte geografiche. Lo spirito del Parergon è tutto riassunto nel motto historiae oculus geographia riportato sul frontespizio: la geografia è l’occhio della storia. Le mappe del mondo antico avevano lo scopo di “rendere più chiari gli storici antichi e i poeti”. Le mappe del Paregon sono di tre tipologie: antiche regioni; carte letterarie e carte bibliche. Come sottolinea Koeman “il Parergon deve essere considerato come lavoro personale di Ortelius. Per quest'opera, infatti, diversamente dal Theatrum, non copiò le mappe di altri cartografi, ma ne disegnò lui stesso di nuove ed originali. Riprese luoghi, regioni e territori delle civiltà classiche illustrandone e spiegandone la storia, una materia molto vicina al suo cuore. Le mappe e le lastre del Parergon devono essere valutate come le più importanti incisioni che rappresentano il diffuso interesse per la geografia classica nel XVI secolo”. “La carta raffigurante l'antico Belgio può essere considerata una carta più particolareggiata della Gallia Belgica. Limite orientale dell'antico Belgio era il fiume Reno, il cui delta viene descritto con una certa attenzione da Plinio nel quarto libro della Naturalis Historia (IV. 101) tanto da lasciar ipotizzare ricordi e conoscenze personali. Il Reno si disperde a nord entro dei laghi, e a ovest nel fiume Mosa. Il reticolo fluviale del Reno e dei suoi affluenti è descritto con grande dovizia di particolari, particolarmente per quanto riguarda le zone più paludose e anche il grande numero di Fossae, quelle canali. Splendid historical map of Belgium, published in Abraham Ortelius' Parergon. Example from the rare Italian edition of Theatrum Orbis Terrarum printed in Antwerp by Jean Baptiste Vrients in 1608 and then in 1612. Title: BELGII VETERIS | TYPVS | "Ex conatibus geographicis Abrahami Ortelij". | HAC LITTERARVM FORMA, VETVSTIORA PINXIMVS. | Quæ paulo erant recentiora, his notavimus. | "Nulla autem antiquitate illustria, hoc charactere | Recentissima vero, his vernaculis ab alijs distinximus". Oval cartouche upper right: S[enatus].P[opulus].Q[ue].A[ntwerpiensis]. | PATRIAM AN:|TIQVITATI A SE | RESTITVTAM | DEDICABAT | LVB. MER. | ABRAHAMVS | ORTELIVS | CIVIS [round on edge of cartouche:] NESCIO QVA NATALE SOLVM DVLCEDINE CVNCTOS DVCIT, ET IMMEMORES NON SINIT ESSE SVI. (quote from Ovidius' "Ex Ponto" 1,3,5). ' Cartouche lower right: "1594 | Cum priuilegio | Imperiali et Bel:|gico, ad de:|cennium". In the cartouche left bottom four poetic lines penned by Ortelius friend Hugo Favolius, urging the Belgian lector to reconnect with their antique past: "Prisca vetustatis Belgæ monumenta recludit | Ortelius, priscas dum legit historias. | Collige prima soli natalis semina Belga, | Et de quo veteri sis novus ipse vide. | Favolius caneb". Made by Ortelius on the basis of classical sources. The ones he mentions, notably Cæsar, deal with peoples and names, rather than with the geography of the area. This is the second plate of Ortelius' map of ancient Belgium, which differs from the original only in the date given in the top of the privilege cartouche to the right. The first plate is marked as '1584.' This example reads '1594.' The Parergon is the first historical atlas ever published. It was initially conceived by Ortelius as an appendix to his Theatrum Orbis Terrarum but given the considerable success of these historical maps it later became an independent work and remained the main source of all similar works throughout the seventeenth century. Koeman wrote: “This atlas of ancient geography must be regarded as a personal work of Ortelius. For this work he did not, as in the Theatrum, copy other people's maps but drew the originals himself. He took many places and regions from the lands of classical civilization to illustrate and clarify their history, a subject very close to his heart. The maps and plates of the Parergon have to be evaluated as the most outstanding engravings depicting the wide-spread interest in classical geography in the 16th century." The Theatrum Orbis Terrarum, which is considered the first true modern "Atlas". The work was published in 7 languages and 36 editions, for which - in 1570 - Ortelius obtained the privilege, a kind of copyright that prevented other cartographers from publishing his works. The Theatrum represented the most advanced work of cartographic description. Ortelius collected in it the geographical and cartographic knowledge of his time, proposing in 147 spectacular engraved plates the most faithful image of the world then known and, in some extraordinary "historical maps", regions and routes taken from literature, mythology, tradition. Example with magnificent contemporary coloring, paper slightly browned, otherwise in excellent condition. Bibliografia Cfr. L. Bagrow, A. Ortelli Catalogus Cartographorum; cfr. C. Koeman, Atlantes Neerlandici; Peter H. Meurer, Fontes Cartographici Orteliani, n. 33p; M. Van den Broecke, Ortelius Atlas Maps, n. 198; Van der Krogt, Koeman’s Atantes Neerlandici: 3000H:31B; H.A.M. van der Heijden "Old Maps of the Netherlands, 1548-1794, Canaletto, Alphen aan de Rijn, Netherlands, 1998, map 28, p. 200-202, map 42, p. 245-246; H.A.M. van der Heijden (2004) "De bataafse mythe in de cartografie", in "Caert-Thresoor" 23.2, p. 37-41 Cfr.
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