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QUADERNI DELLA FONDAZIONE DEL MONTE n.2,LA MISTICA OGGI,1997 Bologna[misticismo
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Detalles
Descripción
QUADERNI DELLA FONDAZIONE DEL MONTE
DI BOLOGNA E RAVENNA N.2 1997,
XVI edizione delle «Giornate dell'Osservanza»,
17-18 maggio 1997 - Convento dell'Osservanza,
LA MISTICA OGGI.
ATTI,
a cura di Marco Poli,
Pazzini Officine Grafiche, Verucchio (Rimini) 1997,
prima edizione,
brossura, 24x17 cm., pp.84,
alcune illustrazioni in bianco e nero,
peso: g.190
CONDIZIONI DEL LIBRO: ottime, come nuovo
La collana Quaderni della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
pubblica gli atti delle annuali Giornate dell'Osservanza che si tengono, a maggio,
al Convento dell'Osservanza di Bologna
Indice
Premessa di padre Onofrio Gianaroli 5
Saluti 9
La mistica oggi 17
di Claudio Leonardi
La notte della mistica e la notte della fede 27
di Gianni Baget Bozzo
Il nulla di sé nella mistica francescana 33
di Giovanni Pozzi
Osservazioni sulla mistica e sui contemplanti in Dante 41
di Emilio Pasquini
L'amore di Gesù povero e piccolo in Francesco d'Assisi e Teresa di Lisieux 57
di frate François-Marie Léthel
Neoplatonismo, estasi, pittura di paradiso 69
di Andrea Emiliani
Conclusioni 79
di Mario Chessa
dalla Premessa
di padre Onofrio Gianaroli
superiore del convento dell' Osservanza
L'appuntamento della XVI edizione delle «Giornate dell'Osservanza 1997» sul
tema «La mistica oggi», nella nuova sala delle «Collezioni cinesi ed extraeuropee»,
ha pienamente confortato l'aspettativa e l'interesse degli studiosi. Nei giorni 17 e
18 maggio le autorità accademiche, comunali e religiose e la Fondazione del Monte
Bologna e Ravenna con il loro saluto hanno confermato l'attualità del tema.
Il cardinale Giacomo Biffi nel suo messaggio si è augurato che «... il convegno appor-
ti un arricchimento personale nella riscoperta di quei valori e principi che hanno
dato alla Chiesa e all'intera umanità grandi santi e opere letterarie di insuperabile
valore»; il Capo dello Stato e i Presidenti delle due Camere si sono associati com-
plimentandosi per «... l'iniziativa di valore storico, civile e religioso» e il Presidente
della regione Emilia Romagna ha ricordato «... che nell'ambito dell'universo cri-
stiano i mistici sono coloro che più di ogni altro hanno compiuto un percorso alla
ricerca di ragioni sempre più profonde al proprio vivere ed agire nel mondo», ed
ha sottolineato «... il valore e l'attualità del tema e il significato culturale delle "Giornate
dell'Osservanza"».
Abbiamo trovato naturale la proposta del tema «La mistica oggi» dopo l'edi-
zione fortunata dello scorso anno su Iacopone da Todi, spirito mistico, ma insie-
me impegnato polemicamente nella redenzione morale dell'uomo.
La mistica è un'esigenza religiosa costitutiva dell'uomo, spesso sentita in modo
contraddittorio e ricercata a volte fuori dagli spazi della fede.
La mistica definisce la grandezza del mondo tecnologico contemporaneo anche
lavanti all'espandersi di sette e tendenze esoteriche come quella della New Age
e dell'Etica morale viene da chiedersi che cosa si sia fatto del patrimonio della misti-
ca cristiana.
La lontananza di Dio, l'amarezza dell'impossibilità del bene sono problemi esi-
stenziali che preoccupano la Chiesa e la società. Perduti la gioia dell'Assoluto Bene
e il superamento dell'alienazione, si ricercano tecniche sostitutive di pace con se
stessi. In questa contraddizione, la Chiesa propone la testimonianza viva del «vero
annuncio», la gioia ineffabile dell'unità Dio-uomo, della mistica, per ritrovare inti-
ma l'epifania del divino e la beatitudine della Creazione.
Una crescente produzione mistico-letteraria pare voglia sottolineare questa esi-
genza armonizzatrice: questo inatteso interesse e bisogno di spiritualità riporta la
mistica a una confortante attenzione. Mistica significa vivere nel mistero del divi-
no, nel mistero del Cristo fatto uomo perché l'uomo diventasse Dio; mistico è chi
sperimenta in sé quello che Cristo è stato: compresenza del limite umano e in esso
l'indicibile grandezza del divino.
Il mistico è fuori dal mondo, ma attento e vicino ai problemi dell'uomo. E la
sua coscienza. Mistico è colui che varca una frontiera, che si porta al di là delle cose,
nel mondo totalizzante di Dio, per meglio raggiungere gli uomini. I mistici sono
persone d'azione, infaticabili cercatori di Dio, «lottatori» per la promozione della
dignità umana e della speranza. Sono la testimonianza viva della presenza amoro-
sa di Dio tra gli uomini.
È la vita di Francesco e Chiara d'Assisi, di Margherita da Cortona, di Angela
da Foligno, di Teresa d'Avila, di Giovanni della Croce, di Teresa di Lisieux, della
quale celebriamo il primo centenario della morte.
Alle soglie di un nuovo millennio l'uomo si sorprende libero, ma, senza accor-
gersene, si ritrova nelle mani di Dio e «scopre che il cuore immenso e puro della
vita veglia nelle tenebre e parla nel sonno».
E stato scritto che il «cristiano del futuro sarà mistico»: l'abbiamo colto dalle
relazioni di queste «Giornate». Il divino è una possibilità. Abbiamo questa spe-
ranza: celebriamo quest'anno l'anniversario della morte di colei che ha detto «di
volere passare il suo Cielo a fare del bene sulla terra, di non godere finché ci saran-
no anime da salvare, di riposarsi quando il numero degli eletti sarà completo e tutti
saranno nella gioia». Sentiamo che è già primavera.
Il patrocinio dell'Università degli studi e del Comune di Bologna ci conforta
nell'impegno di questo incontro annuale, atteso dagli studiosi e dagli amici che par-
tecipano sempre più numerosi.
Le relazioni dei chiarissimi studiosi Claudio Leonardi, Gianni Baget Bozzo,
Giovanni Pozzi, Emilio Pasquini, Francois-Marie Léthel e Andrea Emiliani, la
comunicazione del pro-prefetto della Congregazione della Causa dei Santi arcive-
scovo Alberto Bovone e i concerti dell'«Ensemble Micrologus» di Assisi con le fasci-
nose Cantigas de Santa Maria, del XII secolo, e del «Coro polifonico Fabio da Bologna»
con Mistica e musica hanno confermato il valore scientifico e spirituale di questa
XVI edizione delle nostre «Giornate».
Siamo grati della disponibilità della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
che ci ha offerto tante emozioni e la gioia, ora, di esprimerle agli studiosi e agli amici
con questa pubblicazione.
Il presente «Quaderno», il terzo della nuova serie voluta dalla Fondazione del
Monte di Bologna e Ravenna dopo i fortunati «Zenit Quaderni», pubblicati dalla
Carimonte Holding S.p.a., e raccolti recentemente nel volume La presenza fran-
cescana tra medioevo e modernità, per i tipi Vallecchi, contiene le relazioni dei chia-
rissimi professori Claudio Leonardi dell'Università di Firenze e direttore della
Fondazione Ezio Franceschini, di Giovanni Pozzi dell'Università di Friburgo, di
Emilio Pasquini dell'Università di Bologna, di Francois-Marie Léthel della Pontificia
faoltà teologica Teresianum di Roma, di Andrea Emiliani, soprintendente per i
Beni Storici e Artistici di Bologna Ferrara Forlì Ravenna, dell'on. Gianni Baget
Bozzo, teologo e politologo.