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Periódicos

Gambino,L'ORGANIZZAZIONE DEL GOVERNO LOCALE,Maggioli '92[amministrazione,diritto

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a cura di S. Gambino,
L'ORGANIZZAZIONE DEL GOVERNO LOCALE.
Esperienze a confronto
(Italia, Spagna, R.F.T., Gran Bretagna,
Francia, Austria, U.S.A.),
presentazione di G. de Vergottini,
prefazione di C. Amirante,
Maggioli Editore, Rimini 1992, prima edizione,
brossura, 24x17 cm., pp.360,
con il contributo dell'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA CALABRIA
Dipartimento di Organizzazione Aziendale e Amministrazione Pubblica
Centro di ricerca e formazione sui problemi dell'amministrazione locale,
Collana CISR (Centro Italiano per lo Sviluppo della Ricerca) n.12,
diretta dal Prof. Giuseppe De Vergottini, Università di Bologna,
peso: g.450

CONDIZIONI DEL LIBRO: ottime



dalla PRESENTAZIONE
I problemi che il fattore della distribuzione territoriale dell'esercizio del potere
pubblico pone alla scienza giuridica sono profondi e complessi ed è significativo notare in
proposito la tendenza della dottrina ad una loro focalizzazione unitaria, come
dimostrato, fra l'altro, dalla crescente attenzione loro dedicata — anche con riguardo ai
livelli di base dell' articolazione istituzionale (comuni e province nell'ordinamento
italiano) — dagli studiosi del diritto costituzionale.

Il connotato della "politicità" diffusa e la dinamica rilevata dalla propensione di
ogni livello di governo ad assumere compiti di direzione politica a vocazione generale, con
riguardo alla globalità dei compiti di gestione e di sviluppo della propria sfera sociale e
territoriale, suscitano interessanti spunti di ricerca su quel concetto di "autonomia" che in
un passato recente sembrava caratterizzarsi quale attribuzione esclusiva del livello di
governo immediatamente sub-statale, mentre anche sotto il profilo dei rapporti fra tali
livelli istituzionali e quelli di base si pongono problemi di assetto centralizzato o decen-
trato, di rappresentanza di interessi territoriali e si sperimentano istituti di par-
tecipazione e se ne sviluppano distinti modelli, ha stessa "sovranità" dello stato appare
un concetto sempre più rarefatto e selettivo, riservato all'esercizio di funzioni quanto mai
di alto profilo, con riguardo alle quali si prospettano peraltro soluzioni innovative
ispirate dal processo dell'integrazione sovra-nazionale.

Proprio la linearità dell'asse ideale — dal governo comunitario al governo comunale —
lungo il quale dunque si articola l'organizzazione territoriale delle istituzioni pubbliche
sollecita lo svolgimento di continue indagini analitiche e di riflessioni teoretiche anche innovative.
In tale prospettiva si pongono, ad esempio, gli studi che correttamente e realisticamente affrontano
con ispirazione unitaria la ricostruzione delle figure dello stato federale e dello stato
regionale; che, dell'ordinamento comunitario e dell'assetto dell'unione europea, elaborano i
lineamenti costitutivi e costituzionali; che esplorano la sfera dei rapporti esterni delle
entità di governo infra-statale, dalla collaborazione transfrontaliera alle forme di
rappresentanza permanente e all'accesso diretto presso organizzazioni internazionali e
sovranazionali; che approfondiscono i riflessi che tale articolato assetto istituzionale
produce sul sistema delle fonti normative ed in particolare sulle implicazioni che principi
come quello di sussidiarietà possono determinare sulle attribuzioni normative riservate per
competenza.

Il tema dell'autonomia territoriale riveste un'ulteriore spiccato rilievo in coincidenza
con il processo di ridefinizione dei confini giuridici e istituzionali, oltre che umani e
geografici, dell'ambito di governo delle comunità dell'Europa centrale ed orientale. Il
fenomeno offre una tale quantità di dati — e di qualità quasi didascalica, anche a
causa delle tante e persino drammatiche tensioni e contraddizioni che lo caratterizzano
— da consentire davvero di dire che ci si trova di fronte ad un laboratorio vivente di
costruzione sociale e territoriale dello stato.

L'esaltazione della sovranità nazionale cui si assiste in quelle regioni appare tanto
più paradossale quanto più proprio quel contesto si rivela invece idoneo a confermare la
portata determinante dell'odierna realtà dell'interdipendenza. Mentre ancora una volta
la storia europea suggerisce di sperimentare anche attraverso lo strumento dell'autonomia
territoriale e dell'autogoverno la soluzione del problema della protezione costituzionale (e
pertanto con istituti del diritto pubblico interno) delle minoranze etniche.

Il fattore territoriale si pone dunque al centro di una riflessione di ampia portata
sulla configurazione del potere pubblico e dello stato, riflessione che se da un lato è
destinata a confluire in una prospettiva generale unitaria, non per questo non deve
proporsi di affrontare partitamente un'attenta e particolareggiata analisi di ciascuno dei
temi la cui pluralità concorre a determinare la ricchezza della materia.

Sullo sfondo di questa dinamica, che presenta dunque motivi di interesse immediato
oltre che permanente e generale, l'approfondimento critico delle soluzioni istituzionali e
organizzative proposte dalle diverse realtà nazionali e dai rispettivi ordinamenti
costituzionali, a riconoscimento e tutela delle rispettive autonomie territoriali, occupa
giustamente uno spazio privilegiato ed è nell'ambito di questo spazio privilegiato che si
colloca il presente, interessante, contributo di conoscenza scientifica coordinato da Silvio
Gambino e realizzato attraverso il serio impegno di un gruppo di collaboratori.

Lo studio di casi nazionali e la successiva valutazione critica attraverso gli strumenti
metodologici dela comparazione giuridica rappresentano un approccio sempre meritevole
di essere percorso e tanto più quanto i casi nazionali esplorati si prestano ad offrire
materiale empirico che consente di svolgere una sintesi comparativa utilizzando dati
apparentemente eterogenei. Così può dirsi, ad esempio, con riguardo a quanto emerge dal
raffronto svolto in questo lavoro fra esperienze qualificate come federali e regionali ovvero
come unitarie o fra ordinamenti appartenenti alla tradizione giuridica dell'Europa
continentale ovvero di common law. Anche da questo punto di vista, in conclusione,
l'opera qui presentata si segnala meritatamente all'attenzione della comunità scientifica.
Giuseppe De Vergottini
Università di Bologna
Direttore della Collana CISR
(Centro Italiano per lo Sviluppo della Ricerca)


INDICE
GIUSEPPE DE VERGOTTINI, Presentazione pag. 9
CARLO AMIRANTE, Prefazione » 11
SILVIO CAMBINO, Presentazione della ricerca » 21
SILVIO CAMBINO, Istituzioni locali e organizzazione del
governo fra stati unitari e stati federali » 23
GIOVANNI MOSCHELLA, La forma di governo regionale e locale
nell'ordinamento italiano » 91
TANIA GROPPI, La forma di governo a livello regionale e locale
in Spagna » 141
ALESSANDRO TORRE, L'evoluzione delle forme di governo locale
nel Regno Unito » 173
DOMENICO AMIRANTE, L'organizzazione di governo delle
collectivités territoriales francesi » 251
LUCA MEZZETTI, La forma di governo dei Lander tedeschi » 289
LUCA MEZZETTI, La forma di governo dei Länder austriaci » 309
GUERINO D'IGNAZIO, Amministrazioni locali e modelli di
governo negli Stati Uniti d'America » 325







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