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Libros antiguos y modernos

Cochin Charles Nicolas Ed Altri

Vignettes Pour l’Histoire du Languedoc.

chez la V.e de F. Chereau, 1740

550,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1740
Lugar de impresión
A Paris,
Autor
Cochin Charles Nicolas Ed Altri
Editores
chez la V.e de F. Chereau
Materia
TOULOUSE LANGUEDOC STORIA ARTE BATTAGLIE GUERRE DI RELIGIONE

Descripción

In oblungo; 53 cc. compreso il frontespizio. Elegante legatura in piena pelle spugnata con titolo in oro al dorso su fascetta in pelle. Ricchissimi fregi dorati ai tasselli. Tagli rossi. Vecchia nota bibliografica a matita alla prima carta bianca che identifica l’opera come appartenente ad un noto critico d’arte italiano. Alcune tavole leggermente ed uniformemente brunite nel margine esterno, fuori dalla zona di battuta e per il resto esemplare in ottime condizioni di conservazione, stampato su carta di ottima qualità. Prima ed unica edizione di questa suite di 52 tavole che ripercorrono la storia della Linguadoc opera del celebre pittore, incisore, disegnatore e scrittore francese, Charles-Nicolas Cochin (Parigi, 22 febbraio 1715 – Parigi, 29 aprile 1790). Appartenente ad una nobile famiglia di incisori attivi fin dal XVII° secolo, apprese l’arte incisoria dal padre, Charles-Nicolas Cochin il Vecchio (1688–1754) noto per le sue riproduzioni di quadri di Chardin, Watteau, Nicolas Lancret e attivo per il Cabinet du Roi. Nel 1730, Cochin entrò a far parte del gruppo dei Gobelins guidato da Charles Parrocel. Cochin divenne celebre per la sua opera Menus-plaisirs. A partire dal 1737 venne chiamato a dal Re Luigi XV per occuparsi delle commemorazioni fissando le feste e gli avvenimenti in stampe e disegni e dedicandosi, contemporaneamente, anche a realizzare diversi ritratti e a scrivere alcuni noti trattati d’arte. Nel 1749 compì un viaggio in Italia accompagnando l’architetto Jacques-Germain Soufflot, fratello di Madame de Pompadour. Proprio da questa esperienza, Cochin trasse l’ispirazione per pubblicare, insieme a Bellicard, nel 1753, una delle sue opere più note, le “Osservazioni sulle antichità della città di Herculaneum”. Per i suoi servigi, Luigi XV concesse all’artista la patente di nobiltà e l’iscrizione all’Ordine di San Michele. La forte influenza del suo viaggio in Italia, raccontato anche nella sua opera “Vojage d’Italie” gli lasciarono un’enorme suggestione avvicinado la sua arte ai classici dell’antichità e facendone uno dei precursori del neoclassicismo. L’opera ripercorre la storia del territorio della linguadoc dalla nascita di Roma alla battaglia di Castelnaudary del 1632. Esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione.