Verona illustrata. Parte prima contiene l'istoria della citta' e insieme dell'antica Venezia. (Segue): - seconda contiene l'istoria letteraria o sia la notizia de' scrittori veronesi. (Segue): - terza contiene la notizia delle cose in questa citta' piu' osservabili. (Segue): - quarta ed ultima contiene il trattato in questa seconda edizione accresciuto anche di figure accresciuto de gli anfiteatri e singolarmente del veronese

4 volumi in 4, cm 15 x 22,5, pp. XIV + (2) + 678 + (2) + 86 con 1 tavola fuori testo (fra p. 14 - 15); XXXVI + 564 con 13 tavole fuori testo; VIII + 542 + (14) con 27 tavole fuori testo e molte incisioni nel testo; (10) + 384 + (12) con 14 tavole fuori testo.  Moltissime incisioni nel testo anche a piena pagina. Frontespizi in rosso e nero con vignette incise. Esemplare estremamente genuino in barbe e cartonatura d'attesa con rinforzo dei dorsi in pergamena realizzato in epoca. Edizione originale nella versione in quarto che usci' contemporaneamente all'edizione in folio. In realta', secondo Fossati Bellani, l'edizione in 4o (cm 15 x 22) viene datata 1731 - 32, mentre quella in folio viene considerata come pubblicata nel 1732 e quindi successiva. Inoltre indica 44 tavole fuori testo mentre il nostro esemplare ne conta 55. Ben nota e' la differenza tra esemplari di quest'opera, portata a termine sotto l'attenzione dell'autore che sovente interveniva anche con modifiche sui singoli esemplari di questa importante e innovativa opera redatta dal Maffei tra il 1728 e il 1732 e che viene considerata uno dei principali monumenti della storiografia veronese. Abbandonato il criterio legato alla morta erudizione e alla dimensione classificatoria legata al particolare, Maffei, nella sua analisi e nelle sue critiche, si rivolge al presente e con una visione che, dalla dimensione veronese, si allarga a tutta la storia d'Italia. Testo multidisciplinare, storico, geografico, epigrafico filologico, non risparmia critiche all'immobilismo di Venezia, alle leggende utilizzate per antedatare la fondazione dell'episcopato cosi' come sottolineava l'esiguita' degli apporti dei longobardi. Fossati Bellani, II, 2485. Gamba, 2325.