Un "radicale" inglese del secolo scorso: James BRONTERRE O'BRIEN (1805-1864). Corposo saggio sul libero pensiero in: Nuova Rivista Storica, anno 34, fasc. I-II, gennaio-aprile 1950. Inoltre: Rivolizione piemontese del 1821, ecc.

Il saggio sul "più interessante e più capace" leader cartista, sul quale allora esitevano poche pubblicazioni, occupa 52 pagine ed è basato in gran parte su articoi di giornale (sul "Poor Man's Guardian", clandestino e perseguitato, 1831-1835, sul il "Bronterre National Reformer", sul "Destructive"ecc., e su altri coraggiosi campioni della libera stampa). DE ROSA si perfezionò alla London School of Economics dove si dedicò in particolare allo studio del movimento cartista inglese. L'annata, in 6 spessi fascicoli in-8° muniti diei piatti orig., rilegati in unico volume, è completa delle sue 568 pagine e contiene inoltre: 1) Corrado DE BIASE, "Carlo Ilarione PETITTI di RORETO nella RIVOLUZIONE PIEMONTESE del 1821", 20 pagine. 2) Enzo TAGLIACOZZO. "Gaetano SALVEMINI nei primi anni del secolo (1901-1908)", 22 pagine. 3) Benedetto GIOIA-MACCHIORO, "Louis Blanc e la rivoluzione di febbraio [1848] (le due rivoluzion)" (solo la 1,a puntata, su due). 3) due saggi sulla RIVOLUZIONE FRANCESE (Siéyès; e deputazione ferrarese 1796-97 presso il Direttorio). 4) 15 pp. di Guido QUAZZA sugli antirepubblicani lombardi ne maggio 1848. 5) Una puntata di 30 pagine sulla quastione romana e l'abate CURCI antitemporalista. E molto altro.