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Libros antiguos y modernos

Petrolini, Ettore.

Un po' per celia e un po' per non morir.

36,00 € 40,00 €

Botteghina D'arte Galleria Kúpros Studio Bibliografico

(Rosignano Solvay, Italia)

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Detalles

Autor
Petrolini, Ettore.
Materia
Letteratura italiana - (Teatro, Novecento)

Descripción

Angelo Signorelli Editore, Roma, 1936 - XIV. In 8vo, pp. 227 (+ 2 di cui una bianca e una di Indice), brossura editoriale in carta, al piatto titoli in nero e caricatura di Petrolini in rosso di Umberto Onorato (Foggia, 1898 - Cassino, 1967), in antip. un ritratto di Petrolini in seppia di Enrico Sacchetti, 6 tavole con fotografie sempre virate al seppia f.t., numerosissime vignette al tratto di Onorato in b/n n.t. Prima edizione di questa opera che insieme al precedente “Modestia a parte.” è fonte preziosa, sebbene non sempre affidabile, per ricostruire alcuni episodi della vita dell’attore. In questa memoria autobiografica, accanto ai ricordi di vita teatrale, sono presenti impressioni di luoghi cari a Petrolini o da lui visitati nelle sue tournée: Bosco Marengo, Parigi, Londra, Napoli, l'Egitto, la Libia, la Tunisia, Nizza, Berlino, Locarno, Lugano, Vienna. La vera cifra dei suoi racconti autobiografici, che poca attenzione rivolgono alla dimensione privata, è riassunta proprio nell’incipit di “Modestia a parte”: «Da ragazzino – potevo avere undici o dodici anni – se vedevo un funerale, immediatamente mi accodavo. Poi, piano, piano m’intrufolavo fino ad essere vicino ai parenti del morto; assumevo un’aria afflitta e fingevo di commuovermi fino alle lacrime, per farmi compatire dalla gente: Povero figlio! / Quanto mi fa pena […]. Ma perché facevo tutto questo? Facevo il teatro» (Ettore Petrolini “Modestia a parte…”, Bologna, Cappelli, 1932, pp. 7 - 8). Petrolini, attore d'avanspettacolo, è stato forse il maggior comico italiano. Fra i tipi che ha inventato e interpretato sono memoriali Gastone, Giggi er bullo, Mustafà, personaggi che insieme a molti altri furono non solo di irresistibile comicità, ma espressero, con il sarcasmo feroce della rappresentazione e con un cinismo che nascondeva un'umanità disperata, la desolata coscienza della miseria umana. Grazie alla sua poliedrica istrionicità, Petrolini, che dovette tribolare lunghissimi anni in compagnie di ultimissimo ordine, riuscì a farsi riconoscere come ultima maschera tragicomica, scanzonata e beffarda di Roma. Minimi segni alla brossura, buono lo stato di conservazione.