Un ARTISTA FANTASTICO (Antonio Augusto RUBINO) [di Giuseppe Bevione] + EMIGRANTI. Poemetto di Giovanni PASCOLI. In: La Lettura, anno V, n. 4, Aprile 1905.

Il saggio su Antonio RUBINO occupa 10 pagine con 15 RIPRODUZIONI in bianco e nero di DISEGNI allora INEDITI molto grifagni ed elaborati di "creature chhimeriche", tuttora sconosciuti ai più, consegnati "brevi manu" al Bevione del ventiquattrenne disegnatore con i testi allora INEDITI di ferocissime poesie. RUBINO (Sanremo 15 maggio 1880 - Bajardo 1964) aveva già scrittotra l'altro un centinaio di sonetti, ma non aveva stampato nulla.: di tanta poesia il pubblico nulla conosce, perché il poeta odia l'invenzione della stampa". Ecco la lista dei DISEGNI qui riprodotti, riportando di ciascuno il commento di Rubino: Rosa mystica, L'Albero umano, Spettro lunare, La Stupidità mitrata belluina, Pensiero e la follia, Flora, I Fauni e l'Erma, La Superstizione, La Frode, Il Re dei Pigmei, Il Re dei Silfi. Tra le 15 POESIE riportate (di cui una in francese), alcune illustranti le poesie, citiamo "Danza delle mani amputate", Il Viandante Magro" (cioè la Morte), "Infanticidio", "L'Androdendro". Il Poemetto di PASCOLI (dedicato a Massimo Gorki), in 18 canti (ognuno 7 terzine e un endecasillabo finale, in tutto 396 versi) occupa 5 pagine e non si deve confondere con il poemetto "Italy" del 1904 (450 versi in 2 canti); anche questo nostro "Emigranti" è uno dei primissimi testi letterari italiani sull'emigrazione.