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Libros antiguos y modernos

Filippo De Pieri

Tra simili. Storie incrociate dei quartieri italiani del secondo dopoguerra

Quodlibet, 2022

20,90 € 22,00 €

Quodlibet

(Macerata, Italia)

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Detalles

Año de publicación
2022
ISBN
9788822907561
Autor
Filippo De Pieri
Páginas
304
Serial
Quodlibet Studio. Città e paesaggio. Fuori formato
Editores
Quodlibet
Formato
141×213×33
Materia
Italia-Urbanistica, Architettura e progettazione del paesaggio, Architettura: progettazione e design, Storia dell’architettura, Italia, Seconda metà del XX secolo, 1950–1999
Conservación
Nuevo
Idiomas
Italiano
Encuadernación
Tapa blanda
Condiciones
Nuevo

Descripción

Scomponendo e ricomponendo i destini incrociati di alcuni complessi residenziali italiani del secondo dopoguerra, l’autore si accosta alla storia dei quartieri con uno sguardo ben diverso da quello – essenzialmente costruito a partire da una divisione settoriale dei saperi – che abbiamo ereditato dalla città del Novecento. Cinque oggetti di studio situati in diverse parti della penisola (Brianza, Reggio Emilia, Roma, Pesaro, Torino) vengono sottoposti a un’osservazione ravvicinata, il cui fuoco non si colloca però dentro i singoli luoghi, quanto piuttosto nelle vicende che li attraversano, portando in primo piano lo spazio di risonanza che li unisce e li separa. Categorie interpretative consolidate, come quelle basate sull’opposizione tra pubblico e privato o tra autoriale e anonimo, vengono provvisoriamente poste in parentesi da una lettura che insiste sul ruolo degli attori progettuali (tra gli altri, Osvaldo Piacentini, Vico Magistretti, Carlo Aymonino, Ludovico Quaroni), sullo studio dei processi e sulla circolazione trasversale degli immaginari. Ne emerge un’attenzione a questioni ancora aperte quali la storia dell’attuazione della legge n. 167 del 1962, del professionismo diffuso, del ruolo delle cooperative di abitazione come snodo tra culture progettuali e politiche per la casa. Un libro narrativo nel suo incedere, argomentativo nel suo impianto, che indaga i modi attraverso i quali le storie dell’architettura, del territorio e del paesaggio possono costruire forme di generalizzazione capaci di non perdere il senso dei luoghi e di rinnovare le ragioni della propria dimensione pubblica.