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Libros antiguos y modernos

John Osborne, Vanna Gentili, Bice Mengarini, Amleto Micozzi, Elio Nissim, Alvise Sapori, Laura Della Rosa

TEATRO: RICORDA CON RABBIA L'ISTRIONE EPITAFFIO PER GEORGE DILLON IL MONDO DI PAUL SLICKEY MATERIA DI SCANDALO E PREOCCUPAZIONE LUTERO IL SANGUE DEI BAMBERG PER PACCO POSTALE. (LOOK BACK IN ANGER, THE ENTERTAINER, EPITAPH FOR GEORGE DILLON, THE WORLD OF PAUL SLICKEY, A SUBJECT OF SCANDAL AND CONCERN, LUTHER, THE BLOOD OF BAMBERGS, UNDER PLAIN COVER). A CURA DI VANNA GENTILI

Giulio Einaudi, 1970

22,49 € 24,99 €

Studio Maglione Maria Luisa

(Napoli, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1970
Lugar de impresión
Torino
Autor
John Osborne
Páginas
523
Volúmenes
1
Serial
Supercoralli
Editores
Giulio Einaudi
Formato
23 cm
Curador
Vanna Gentili
Edición
Seconda
Materia
Teatro inglese, Anni Cinquanta, Opere teatrali, Testo orginale a fronte, Libri rari, Libri Vintage, Libri fuori catalogo, Collezionismo, Libri da collezione, Commedia, Commedie, Rinnovamento teatrale, Humour, Letteratura teatrale, Critica, Drammaturgia, Rivolta, Giovani arrabbiati, Angry young men, Convenzioni sociali
Descripción
MAI SFOGLIATO. MACCHIETTE GIALLE ALLA SOVRACCOPERTA, LIEVI SEGNI DEL TEMPO.
Traductor
Bice Mengarini, Amleto Micozzi, Elio Nissim, Alvise Sapori, Laura Della Rosa
Sobrecubierta
Conservación
Muy bueno
Idiomas
Italiano, Inlgés
Encuadernación
Tapa dura
Copia autógrafa
No
Impresión bajo demanda
No
Condiciones
Nuevo
Primera edición
No

Descripción

La comparsa di Osborne costituisce certo il fatto più nuovo verificatosi nel teatro inglese durante questo dopoguerra. Molti critici hanno addirittura salutato la prima opera dello scrittore (figlio di operai, attore, giornalista, per lo più però disoccupato), Look Back in Anger (Ricorda con rabbia), rappresentata al Royal Court Theatre 1'8 maggio 1956, come la più importante commedia che si fosse vista a Londra da circa un ventennio. È stata del resto una commedia capace di rinnovare l'aria sui palcoscenici britannici, in quanto il suo improvviso e larghissimo successo ha stimolato un risveglio creativo per certi aspetti così impetuoso da assumere i caratteri di uno sfogo troppo a lungo represso. Alludiamo al movimento dei giovani arrabbiati, gli angry young men (da Pinter a Simpson, dalla Jellicoe ad Arden, dalla Lessing a Wesker), un gruppo di scrittori forse difficilmente riducibili ad una rigorosa unità, tuttavia contraddistinti da una innegabile aria di famiglia: per la maggior parte di provenienza o ispirazione popolare, insofferenti di ogni inibizione formalistica, anzi quasi compiaciuti di far propri, in odio all'ipocrisia, modi considerati poco convenienti, e con in comune un atteggiamento di protesta verso la società, spesso colorito di dileggio, di volontà provocatoria: ma anche segretamente malinconico, come può esserlo per delusione la bramosia giovanile di fronte al mondo troppo assestato ed egoista degli adulti. Simbolo di questo malessere è il protagonista della prima commedia di Osborne, Jimmy Porter, al quale l'autore ha messo in bocca una battuta diventata famosa: Perché non vogliamo litigare? E l'unica cosa che so fare bene. E difatti la commedia è un lungo inconcludente litigio, consumato nella noia di interminabili domeniche ed alimentato dalla smania iconoclasta di profanare tutti i valori e tutti i modelli tradizionali: dalla famiglia alla religione, dall'ordine costituito alla letteratura, dalla monarchia (siamo in Inghilterra) alle donne. In tutto ciò si avverte una sorta di angoscioso rancore. In proposito è stato acutamente osservato che questo teatro è la voce di coloro che dal dopoguerra, dai laburisti al potere, dallo stato di benessere ecc., avevano atteso il sorgere di un mondo veramente nuovo e che erano rimasti delusi constatando che le antiche strutture non solo resistevano, ma passavano abbastanza rapidamente al contrattacco. Osborne non ha soluzioni da proporre: si limita a denunciare; d'altronde, a differenza di Brecht, con il quale sono stati tentati superficiali raffronti, egli non intende darci un teatro che si rivolga prevalentemente all'intelligenza: Voglio che la gente senta, ha scritto. Voglio insegnarle a sentire. Dopo, potrà pensare. Così, in mancanza di messaggi logicamente articolati, sin dalla seconda opera, The Entertainer (L'istrione), composta su sollecitazione di Sir Laurence Olivier, che poi, come interprete, la portò al successo, il commediografo si dispiega nella satira: nel caso specifico, una sorta di raffronto tra la decadenza del music hall e la decadenza della nazione inglese. E così ne Il mondo di Paul Slickey (attacco contro la stampa, la Chiesa Anglicana, l'aristocrazia, ecc.) come ad esempio, ancora, ne Il sangue dei Bamberg, dove la monarchia e la politica sono paradossalmente messe in burla. In questa commedia la polemica diventa spesso comicità. Solo accostandosi ad un personaggio come Lutero lo scrittore ritrova toni di irriverente serietà. Sebbene sia praticamente impossibile enucleare organicamente il pensiero di Osborne, tuttavia nelle opere di questo giovane scrittore (nato nel 1929) si avverte, allo stato di vampa emotiva e di carica passionale, di là di un certo forse ostentato cinismo, un genuino impegno umano, che egli definisce il suo socialismo, cioè un'idea sperimentale, non un dogma; una tendenza alla verità e alla libertà; il modo in cui la gente dovrebbe vivere e comportarsi verso il prossimo. E questo atteggiamento morale a dare lievito e peso al teatro di Osborne; mentre per altro canto un pungente gusto per il linguaggio, un felice estro nel cogliere situazioni, nel rendere emblematico ogni gesto, nel dosare il paradosso e nell'accennare un ritratto o una caricatura, ne fanno uno scaltro divertimento abilmente giocato sulle tastiere dell'ironia sfrontata e dell'amarezza.

Descrizione bibliografica
Titolo: Teatro. Ricorda con rabbia, L'istrione, Epitaffio per George Dillon, Il mondo di Paul Slickey, Materia di scandalo e preoccupazione, Lutero, Il sangue dei Bamberg, Per pacco postale
Titoli originali: Look back in anger, The Entertainer, Epitaph for George Dillon, The World of Paul Slickey, A Subject of Scandal and Concern, Luther, The Blood of Bambergs, Under Plain Cover
Autore: John Osborne
Curatore: Vanna Gentili
Traduzione di: Bice Mengarini, Amleto Micozzi, Elio Nissim, Alvise Sapori, Laura Della Rosa
Editore: Torino: Giulio Einaudi, Settembre 1970 Seconda ed.
Lunghezza: 523 pagine; 23 cm
Collana: Supercoralli
Soggetti: Teatro inglese, Anni Cinquanta, Opere teatrali, Traduzione origine Testo a fronte, Libri rari Vintage fuori catalogo, Collezionismo, Libri da collezione, Commedia, Commedie, Tony Richardson Rinnovamento teatrale Royal Court Theatre Londra Sentimenti Umori Giovani Società Letteratura teatrale Critica Drammaturgia Rivolta Generazione Giovani arrabbiati Angry young men Convenzioni sociali Impegno Ideologia Fallimento morale Prova inammissibile Inadmissible evidence Rancori personali Albergo ad Amsterdam A hotel in Amsterdam Drammi A ovest di Suez West of Suez Distacco A sense of detachment Guardalo scendere Watch it come down Samuel Beckett Anthony Creighton William Shakespeare Witold Gombrowicz Bertolt Brecht Parlamento Paura Personaggio Peter Weiss Scena Senso Soldati Stefany Hunchback Monarchia Donne Ipocrisia Protesta Sir Laurence Olivier Stampa Chiesa Anglicana Aristocrazia Decadenza Premio Oscar Tom Jones István Szabó Atti XX secolo Alan Sillitoe Humour surrealistico Kenneth Tynan Kitchen sink realism Jimmy Porter Restaurazione Manner Socialismo Libertà Inghilterra Wilde Strindberg Ibsen Damn You Personal Enemy Grandi successi English theater 1950s Theatrical works Original translation Side text Rare books out of print Collectibles books Comedy Comedies Theatrical renewal London Feelings Humours Youth Society Theatrical literature Criticism Dramaturgy Revolt Generation Young people Social conventions Commitment Ideology Moral failure Personal grudges Parliament Fear Character Scene Sense Soldiers Monarchy Women Hypocrisy Protest Press Anglican Church Aristocracy Decadence Oscar Award Acts 20th Century Surrealistic Humor Restoration Socialism Freedom England Great Achievements