Detalles
Descripción
Il quinto numero di "Studi Tizianeschi" propone una serie di interventi e di riflessioni sul maestro cadorino che denotano una grande varietà di atteggiamenti critici, metodologici e, generazionali, evidenziando così la vivacità di una tradizione internazionale di studi mantenutasi intatta fino ai nostri giorni. Il volume si apre con un breve studio di carattere storiografico dove David Rosane evoca le figure di Hans Tietze ed Erica Tietze-Conrat, protagonisti della grande scuola viennese di storia dell'arte e insigni studiosi di Tiziano. La bibliografia completa dei numerosi scritti sull'arte veneta dei coniugi Tietze, curata da Elena Và ¡zquez, copre un arco di tempo di quasi cinquant'anni ed elenca pubblicazioni apparse in buona parte in sedi di difficile accesso e che di conseguenza risultano poco note. Si tratta di un recupero di importanza non secondaria, che fornisce un valido strumento di ricerca. Una giovane studiosa di Tiziano, la statunitense Carolyn Smyth, è l'autrice di un articolo molto circostanziato dal carattere iconologico/contestuale, che riporta la nostra attenzione su una pala tizianesca relativamente trascurata negli studi sul pittore, considerandola nel contesto della cappella cui era destinata - e dove si trova tuttora - e analizzandone il rapporto con il ciclo di affreschi del Pordenone. Il saggio di Andrew John Martin riconsidera uno dei ritratti più celebri e discussi di Tiziano, quello di Carlo V ora all'Alte Pinakothek di Monaco di Baviera, talora erroneamente attribuito a Lambert Sustris. Segue poi uno studio puntuale di Elena Svalduz, che presenta i risultati delle sue indagini sulla casa del pittore in Col di Manza, corredati da una serie di belle immagini fotografiche. A Enrico Dal Pozzolo dobbiamo il riconoscimento di un'Ultima Cena tizianesca nella collezione d'Alba a Madrid. L'esauriente analisi tecnica dell'Ultima Cena tizianesca reca la firma di Gianluca Poldi. La giovanissima studiosa francese Elisa de Halleux, dottoranda in Storia dell'arte all'Università  di Parigi I Panthéon-Sorbonne, presenta la sua prima pubblicazione dal titolo Vénus et Adonis, in cui riflette sulla calcolata ambiguità  sessuale che pervade alcune opere mitologiche dell'ultimo Tiziano. La sezione dei saggi si conclude con una breve nota di Francis Russell, che rileva come le cuciture delle tele di certe opere tizianesche ne determinino l'impianto compositivo. La seconda sezione di questo numero presenta una serie di recensioni di volumi recentemente pubblicati su Tiziano e su temi collegati. David Rosand, infine, recensisce in modo autorevole le due grandi mostre tizianesche del 2007, allestite rispettivamente a Vienna e a Belluno.