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Libros antiguos y modernos

Franco Ernesto

Storie fantastiche di isole Vere

Einaudi 2024,

18,00 €

Pali s.r.l. Libreria

(Roma, Italia)

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Detalles

Autor
Franco Ernesto
Editores
Einaudi 2024
Descripción
Nuovo
Descripción
S
Sobrecubierta
Conservación
Nuevo
Encuadernación
Tapa blanda
Copia autógrafa
No
Primera edición
No

Descripción

8vo, ril. ed. in sovracoperta, 136pp. La vera storia del labirinto di Creta, le statue misteriose dellíIsola di Pasqua, le avventure dei pirati a Tortuga, il sole di mezzanotte nelle Lofoten, le fughe impossibili da Alcatraz: le isole sono mondi gelosi della propria libert‡ e non rivelano facilmente i segreti che custodiscono. Procuriamoci quindi un libro anfibio come questo, un isolario, per illuminare la rotta giusta, mettendo in scena la verit‡ e líinvenzione presenti in ogni viaggio, luogo e anima umana. Isole contese, abbandonate, conquistate e riconquistate, vendute e amate, incantate e stregate, plasmate dal vento che le abbraccia e le sferza, luoghi dellíorigine e dellíutopia, inaccessibili, invisibili, isole che non sono isole, appena affioranti, quasi penisole: da Cipro ad Alcatraz, da Tortuga alle Gal·pagos, quando parliamo di isole ñ secondo il narratore di questo libro ñ parliamo di profezie, messaggi in bottiglia affidati alle acque. Che cosa vogliono comunicarci, le isole, con la loro presunzione di pensarsi come centro del mondo, di credere che tutto giri attorno a loro, come in realt‡ fanno solo le correnti e i pesci? La cosa pi˘ difficile di fronte a uníisola Ë semplicemente leggerla, capire quale lingua parla e quale inesauribile racconto mormora il mare frangendosi sugli scogli. ìStorie fantastiche di isole vereî descrive líincontro di due personaggi. Il primo Ë un narratore, il Pilota, un marinaio che ha navigato su ogni rotta ed Ë sbarcato in ogni porto, e possiede perciÚ la saggezza dellíesperienza, quella vera, che si deposita lentamente nel corso di una vita. Sorseggiando un bicchiere di vino Pigato o di rum, fumando una delle sue sigarette papier maÔs, pescando nella baia a bordo di una lampara o osservando il mare dallíalto della collina, con il suo affabulare ipnotico e avvolgente il Pilota irretisce chi lo ascolta, lo piglia allíamo, lo cattura, iniziandolo allíinsulomania, il culto, o malattia, degli ultimi discendenti di Atlantide. Il secondo personaggio si limita per lo pi˘ ad accogliere e raccogliere i racconti dellíaltro, ma senza chi ascolta non esisterebbe chi narra, senza lettore non ci sarebbe scrittore. Il porto in cui i due si trovano Ë quello di Genova, dove ´quando vedi una nave enorme sfilare piano in fondo alle vie, ti chiedi se sta salpando lei o se sta salpando la citt‡ª; il molo su cui passeggiano Ë ´una rampa verso líignoto, una macchina della fantasia: se non salpi con una nave, lo fai con il desiderio o con i ricordiª. E il testo che compongono insieme Ë un isolario, ovvero un libro anfibio, per met‡ vero e per met‡ fantastico: un inno al mistero e allíinquieta bellezza delle isole, e quindi allíarte del racconto, e allíoceano delle storie.