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Libros antiguos y modernos

Cibrario Luigi

Storia di Torino

Bottega d'Erasmo, 1963

200,00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1963
Lugar de impresión
Torino
Autor
Cibrario Luigi
Editores
Bottega d'Erasmo
Materia
Piemonte, Storia locale, Anastatiche
Sobrecubierta
No
Conservación
Como nuevo
Idiomas
Italiano
Copia autógrafa
No
Impresión bajo demanda
No
Condiciones
Usado
Primera edición
No

Descripción

2 volumi in-8°, pp. 531; 773, (6); legatura editoriale m. pelle con fregi e titolo in oro ai dorsi. Numerose illustrazioni intercalate n.t. Sguardie figurate con veduta generale di Torino. Perfetto stato. Allegata la cartella iconografica editoriale 'Atlante della Storia di Torino'; entro una custodia in-folio in tela e cartone marmorizzato con titolo a stampa su tassello sono contenuti i facsimili di 6 piante di Torino (nel 1572, 1640, 1680, 1764, 1806 e 1846) che adornavano l'edizione originale. Ristampa anastatica a tiratura limitata della classica opera del Cibrario, promossa dalla 'Famija Turineisa'. '.La Storia di Torino (I-II, Torino 1846). veniva a coprire un vuoto intorno alla storia della capitale dei regno sardo che durava da quasi due secoli. La storia della città lasciata incompiuta da E. Tesauro e proseguita da P. Giroldi (I-II, Venezia 1680) fino al tempo della contessa Adelaide era insufficiente sia per termini cronologici sia per documentazione, pur costituendo un progresso rispetto alla precedente e prima storia della città di F. Pingon (Taurini 1577), che aveva mescolato ancora alla descrizione, di origini leggendarie materiale fornitogli dagli storici dell'umanesimo o dalle cronache più antiche. I due volumi del Cibrario comprendono rispettivamente la storia della città il primo, e l'illustrazione dei suoi monumenti, gli aneddoti e le sue vicissitudini materiali il secondo. Neanche il Cibrario è immune dal soffermarsi su congetture bibliche intorno alle origini degli abitanti della regione, appoggiandosi alle Meditazioni storiche di C. Balbo da poco pubblicate. Prosegue poi il racconto con l'età preromana e romana con la scorta dell'erudizione antiquaria sette-ottocentesca. Più interessante il racconto si fa con l'età cristiana, per cui utilizza anche materiale archeologico di recente reperito; per i secoli immediatamente seguenti può dare descrizione di fatti specialmente attraverso la cronaca della Novalesa, pubblicata appunto negli Historiae Patriae Monumenta. Proseguendo cronologicamente e arricchendosi il materiale di archivio a disposizione, può tratteggiare la storia del Comune, sia per gli aspetti politici e militari sia per quelli amministrativi e di. storia minore, con vivacità e ricchezza di particolari. Si preoccupa di assegnare alla città un ruolo dignitoso nel patrocinio degli studi universitari fin dal sec. XV, concludendo con il XVIII sec., su cui tuttavia si sofferma brevemente.' (Maria Fubini Leuzzi in D.B.I., XXV, 1981).
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