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Libros antiguos y modernos

Palmieri Pietro Giacomo.

Scielta di battaglie inventate e disegnate da Francesco Antonio Simonini, e da altri celebri autori per uso de pittori, e dilettanti.

Bologna, Luigi Guidotti, 1760., 1760

6500,00 €

Mediolanum Libreria Antiquaria

(Milano, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1760
Autor
Palmieri Pietro Giacomo.
Editores
Bologna, Luigi Guidotti, 1760.

Descripción

In-4° oblungo; ritratto, titolo, dedica e 31 tavole il tutto inciso in rame e impresso in blu. Legatura coeva in tutto marocchino avana, cornice a semicerchi con motivo vegetale e stelle (ripetuta anche come merletto interno), arricchita da ulteriore larga bordura rococò con fregi floreali; armi del dedicatario, il marchese Carlo Monti, al centro dei piatti, ulteriori fregi al dorso, orli e labbri, il tutto in oro, inclusi i tagli; carte di guardia foderate in seta verde (lievi tracce d’uso a cuffie e cerniere). Ritratto lievemente brunito, qualche macchiolina ai margini bianchi di poche carte. Bell’esemplare. Esemplare di dedica stampato in blu e conservato in un’elegante legatura coeva alle armi del marchese Carlo Monti ampiamente decorata in oro, del raro album di modelli di disegno ad uso degli studenti di pittura dell’artista bolognese Pietro Giacomo Palmieri (1737-1804).
I soggetti delle scene di battaglia sono tratti da disegni di Francesco Simonini, Antonio Tempesta, Antonio Calza, Aureliano Milani, Giovanni Andrea Donducci detto il Mastelletta, Charles Le Brun.
La numerazione a stampa delle tavole della nostra copia, dopo il ritratto, il titolo e la dedica al Monti, va da 1 a 31 e differisce da quella, riprodotta da Bertelà-Ferrara, della Pinacoteca di Bologna; le tavole bolognesi sono anch’esse 31 ma con numerazione a stampa diversa e in 4 incisioni i soggetti sono differenti. Altri esemplari in diverse collezioni, come la Bertarelli di Milano, vengono descritti con 33 tavole numerate e non a colori. La nota del vol. III del De Vesme accenna ad una prima e seconda tiratura: “Conosciamo di questa serie un’edizione anteriore a quella, qui da noi descritta, del 1760. E’ composta anch’essa di 33 pezzi, ma numerati differentemente. I numeri 32) e 33) dell’edizione 1760 le mancano; per contro, essa ha in più due altri pezzi…”. In fine, si ricorda come l’opera sia indirizzata “per uso de pittori e dilettanti”, in maniera analoga ai manuali di disegno in voga negli stessi anni e legati all’ambiente accademico che avevano spesso natura eterogenea e le cui tavole variavano molto da copia a copia (cfr. Travisonni).
Gli elementi evidenziati farebbero pensare il nostro sia uno degli esemplari di dedica, il che spiegherebbe le differenze con le altre copie. Manca al Berlin katalog e al Cicognara. Bertelà-Ferrara, Incisori bolognesi ed emiliani del '700 n. 504/1. De Vesme, L’arte in Piemonte dal XVI al XVII secolo, vol. III, pp. 763-765. C. Travisonni, “Pietro Giacomo Palmieri”, tesi di dottorato Università degli Studi di Parma, in particolare pp. 125-127.