Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Libros antiguos y modernos

Walpole, Horace, Luigi Xvi (Traduttore)

Règne de Richard III, ou doutes historiques sur les crimes qui lui sont imputés. Par Me. Horace Walpole. Traduit de l'anglais par Louis XVI. Imprimé sur le manuscrit, écrit en entier de sa main; avec des notes.

Chez Lerouge, Imprimeur, et Debray, libraire, 1800

260,00 €

Bosio Giovanni Studio Bibliografico

(Magliano Alpi, Italia)

Habla con el librero

Formas de Pago

Detalles

Año de publicación
1800
Lugar de impresión
A Paris
Autor
Walpole, Horace, Luigi Xvi (Traduttore)
Editores
Chez Lerouge, Imprimeur, et Debray, libraire
Materia
rari curiosità, inghilterra
Sobrecubierta
No
Idiomas
Francés
Copia autógrafa
No
Impresión bajo demanda
No
Condiciones
Usado
Primera edición
No

Descripción

In 8° (cm 12,6 x 20,5), cartonatura coeva in carta spugnata, pp XXIX, 262, (1) manoscritta. In antiporta, bella incisione in rame in cornice ovale raffigurante il sovrano inglese che, la corona sul capo, esorta i suoi soldati a lanciarsi sul nemico. Esemplare in discrete condizioni di questa prima, rarissima edizione: frontespizio restaurato con integrazioni di carta senza perdita di testo; bruniture lievi diffuse; l'ultima pagina di testo, mancante, è stata sostituita in epoca coeva da un foglio manoscritto che reca trascrizione delle ultime righe dell'opera, in nitida elegante grafia, da mano coeva. Struggente ed avventurosa, la vicenda delle traversie di questo testo. Fu tradotto nel 1768 dall'originale inglese del celebre Walpole, brillante divinità dei salotti londinesi, della biografia volta a riabilitare la memoria dello sfortunato monarca Riccardo III (m. 1485), dall'allora delfino Luigi, gran lettore di novità anglosassoni e dotato di curiosità e vivacità intellettuali troppo spesso misconosciute da contemporanei e posteri: il manoscritto, scomparso nei torbidi della Rivoluzione, fu salvato in extremis da un filomonarchico commosso, che amorosamente ne ricostruì la trama per darlo alle stampe, confrontando l'originale inglese col pressochè illeggibile faldone di Luigi. Diverse sono le opere attribuite al re ghigliottinato (Beuchot: 'Voltaire a dit que « la France ne peut se vanter d’avoir eu un roi auteur. » Je ne sais si les écrits de Louis XVI et de Louis XVIII détruisent sa remarque. On dit que Louis XVI est auteur du Supplément à l’art du serrurier, 1781, in-folio. On lui attribue une traduction des Doutes historiques sur la Vie et le règne de Richard III, par H. Walpole, traduction qui ne fut imprimée que huit ans après sa mort, en 1800, et encore la traduction des deux premiers volumes de l’Histoire de la décadence de l’empire romain, par Gibbon; n’étant que dauphin, il avait fait imprimer une Description de la forêt de Compiègne, 1766, in-8°; et les Maximes morales et politiques tirées du Télémaque, 1766,réimprimées en 1814, in-18'), ma questa è particolarmente inquietante e commovente, per gli echi premonitori che le anime sensibili possono cogliere qua e là nel testo, quasi un'auto-apologia ante litteram; nonchè se si pensa all'episodio della cena di Luigi e Maria Antonietta in compagnia della Guardia Reale, in cui si cantò 'O Richard, ô mon Roi, l'univers t'abandonne', estremo momento sereno per la famiglia Capeto prima degli orrori della detenzione al Tempio. Interessante excursus grafologico sulla scrittura di Luigi XVI da parte del curatore. Esemplari censiti in COPAC.