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Libros antiguos y modernos

Marquise De Sévigné, Marie De Rabutin-Chantal, Baronne De Sévign, É, Dite La

Recueil des lettres de Madame la Marquise de Sévigné, a Madame la Comtesse de Grignan, sa fille. Nouvelle Edition augmentée. Tome premier - huitième

Par la Compagnie des Libraires, 1763

290,00 €

Mazzei Libreria Antiquaria

(Bagnone, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1763
Lugar de impresión
A Paris
Autor
Marquise De Sévigné, Marie De Rabutin-Chantal, Baronne De Sévign, É, Dite La
Editores
Par la Compagnie des Libraires
Materia
(Letteratura francese - Epistolari - Seicento)
Idiomas
Italiano

Descripción

Otto volumi in-24° (cm 14,1 x 8), pp. XLVIII, 358, (2); (4), 378, (2); 406, (2); 407, (1); 417, (3); 384, (2); 384; 429, (3), bella legatura coeva in piena pelle marmorizzata, con titoli e fregi in oro al dorso e cornice a secco ai piatti. Tagli e fogli di guardia marmorizzati. Normali segni d'uso e del tempo alla legatura, con alcune leggere abrasioni e qualche piccola menda alle cerniere. Firma d'appartenenza nel bordo superiore dell'occhietto di ciascun volume. Qualche leggero segno d'umido. Di seguito, la descrizione dettagliata dei vari tomi: Tomo I. Nulla di rilevante da segnalare; Tomo II. Piccola macchia nel bordo esterno del foglio che ospita l'occhietio; altra piccola macchia nel margine inferiore delle pagine dalla 355 alla 368; al foglio che ospita le pagine 113-114, mancanza dell'angolo inferiore esterno, lontano dal testo, reintegrata; al foglio con le pagine 245-246, piccolo foro nel testo, con perdita di otto lettere ben reintegrate da intervento di restauro; Tomo III. Piccolo alone color marrone chiaro nell'angolo inferiore esterno delle pagine 240-240, alone che nelle pagine 243-250 assume le caratteristiche di una macchilina limitata al bordo, lontano dal testo; Tomo IV. Piccolo foro di tarlo nel margine interno delle pagine fino alla 40; il fascicolo Q risulta anteposto al fascicolo P; al foglio con le pagine 311-312, piccola mancanza, che non riguarda il testo, nel bordo inferiore, ben reintegrata; al foglio che ospita le pagine 347-348, all'altezza dell'angolo superiore esterno, piccolissimo foro, ben riparato; Tomo V. Minuscoli puntini bianchi al piatto anteriore; Tomo VI. Cinque piccole, leggere macchie, color marrone, a pagina 8; Tomo VII. Leggero alone d'umido, più visibile alle prime e alle ultime pagine. Tomo VIII. Minuscoli puntini bianchi al piatto anteriore e una mancanza nella parte inferiore della cerniera posteriore. Normale patina del tempo alle pagine dei volumi, per il resto esemplare ben conservato. Nota di spedizione: il peso complessivo dei volumi, debitamente imballati per l'invio, supera i 2 chilogrammi. Marie de Rabutin-Chantal, detta Marchesa di Sévigné (1626-1696), scrittrice francese, nacque a Parigi da antica famiglia borgognona. Rimasta orfana in tenera età, fu lo zio, Christophe de Coulanges, suo tutore, a procurarle una buona educazione. Nel 1644 sposò Henri, marchese de Sévigné, nobile bretone benestante: dal matrimonio nacquero due figli, Françoise Marguerite, nel 1646, e Charles, nel 1648. Nel 1651, Henri de Sévigné venne ferito a morte durante un duello. Rimasta vedova, Marie non si risposò più. Si stabilì a Parigi, dove prese a frequentare i salotti dell'aristocrazia. La figlia Françoise si sposò nel 1669 con François d'Adhémar, conte di Grignan, cittadina della regione provenzale. Pur preferendo vivere a Parigi, la coppia dovette risiedere a Grignan, poiché il conte era stato nominato governatore di Provenza. Marie, molto legata alla primogenita, intrattenne con lei una fitta corrispondenza. Dal 1673, queste lettere, copiate e diffuse non si sa bene da chi, cominciarono a circolare pubblicamente, riscuotendo l'approvazione di numerosi lettori per la loro piacevolezza, per la varietà degli argomenti trattati, con competenza e padronanza, per le notizie mondane e le battute di spirito in esse contenute. Madame de Sévigné non si oppose a questa circolazione, affermando che quelle missive, in sostanza, erano dei documenti pubblici. Nel 1676 si ammalò seriamente e deise di curarsi a Vichy: le sue lettere da quella cittadina sono tra le sue migliori per la vivacità con cui tratteggia la vita quotidiana del suo tempo. Nel 1696, assistendo la figlia indisposta a Grignan, contrasse una malattia, forse una polmonite, che la condusse a morte.