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Libros antiguos y modernos

Steuart, James

Recherche des principes de l'économie politique, ou essai sur la science de la police intérieure des nations libres, . Par le chevalier Jacques (i.e. James) Steuart, baronnet.

chez Firmin Didot, 1792

950,00 €

Xodo Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1792
Lugar de impresión
A Paris
Autor
Steuart, James
Editores
chez Firmin Didot
Materia
Economia
Sobrecubierta
No
Copia autógrafa
No
Impresión bajo demanda
No
Condiciones
Usado
Primera edición
No

Descripción

Cinque volumi in-8°, pp. XLIV, 458, (1); VII, 499; XLII, (2), 431; VII, 456; VIII, 569; legature in mezza pelle coeva, titolo e fregi in oro, alcune abrasioni alle carte dei piatti. Nel complesso buon esemplare, fresco. . James Denham Steuart (Edimburgo 1712-1780), un 'keynesiano' del secolo XVIII, fu il principale esponente dell’economia mercantilista. Sostenitore dei giacobiti che volevano riportare gli Stuart sul trono di Inghilterra e Scozia, fu costretto all’esilio per circa vent’anni e rientrò a Edimburgo soltanto nel 1763. Nella sua opera principale, inquiry into the principles of political oeconomy, pubblicata nel 1767, nove anni prima della Ricchezza delle nazioni di Smith, James Steuart rappresenta un’alternativa all’evoluzione che l’economia politica ha preso con Quesnay e Smith. Un’alternativa che vede le sue origini in Law e troverà i suoi sviluppi – quasi due secoli dopo – nella General Theory di John Maynard Keynes. L'opera affronta l’economia politica in modo sistematico e affida al governo un ruolo chiave nello sviluppo economico e nella realizzazione dell’equilibrio di mercato: lo Stato deve intervenire in tutti i principali campi della vita economica. Ultimo difensore del mercantilismo in un’epoca in cui le idee illuministe e liberiste si stanno diffondendo, sostiene la regolamentazione governativa dell’economia della nazione allo scopo di aumentare il potere statale e proteggere i mercati interni dalla concorrenza. Il suo punto di forza è l’analisi del ruolo della moneta e del credito nel processo economico, associata al riconoscimento del ruolo insostituibile che deve svolgervi lo Stato: il tutto nella prospettiva di realizzare, nelle società moderne, in cui gli uomini sono liberi, ma privi in gran parte dei mezzi di sussistenza, quella condizione di piena occupazione che il mercato, da sé, non è capace di produrre.
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