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Libros antiguos y modernos

Montelatici Antonio (In Religione Ubaldo)

Ragionamento sopra i mezzi più necessarj per far rifiorire l'Agricoltura del P. Abate D. Ubaldo Montelatici della Congregazione Lateranese colla relazione dell'Erba Orobanche detta volgarmente Succiamele e del modo di estirparla del celebre

Nella Stamperia di Gaetano Albizzini,, 1752

800,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italia)
Cerrado hasta 6 de enero de 2025.

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Detalles

Año de publicación
1752
Lugar de impresión
In Firenze,
Autor
Montelatici Antonio (In Religione Ubaldo)
Editores
Nella Stamperia di Gaetano Albizzini,
Materia
AGRONOMIA ECONOMIA ILLUMISMO AGRICOLTURA ACCADEMIA DEI, GEORGOFILI FIRENZE BOTANICA SUCCIAMELE
Idiomas
Italiano

Descripción

In 8° (20x13 cm); XII, 127, (3) pp. e una bellissima antiporta figurata incisa da Virginia Cordelli su disegno di Filidauro Rossi. Bella legatura coeva in piena pergamena rigida con titolo impresso al dorso. Tagli marmorizzata. Stemma calcogr. del dedicatario, il conte Emanuel de Richecourt, sul front. Antico timbretto settecentesco della celebre "Biblioteca Comitale Borgettiana" al frontespizio. Il domenicano Tommaso Maria Borgetti, eminente personalità del mondo marchigiano, dopo aver ereditato la biblioteca di famiglia integrò la stessa nel corso della sua vita attraverso scambi, vendite ed acquisizioni. Nei primi anni dell'ottocento rese disponibile la sua collezione alla consultazione di studiosi e bibliofili e alla sua morte, nel 1833, lasciò la sua biblioteca a lla città di Macerata che la fece confluire i volumi in quella che sarebbe poi diventata la Biblioteca Comunale Mozzi-Borgetti proprio in memoria delle due donazioni principali che ancora oggi la compongono. All'interno dell'opera qui presentata si trova la celebre "Relazione dell'erba detta da' botanici orobanche e volgarmente succiamele, fiamma e mal d'occhio che da molti anni in quà si è soprammodo propagata quasi per tutta la Toscana. Nella quale si dimostra con brevità qual sia la vera origine di detta erba, perchè danneggi i legumi, e il modo di estirparla. Scritta a benefizio degli agricoltori Toscani". Prima assai rara edizione in prima tiratura (una seconda tiratura uscì nello stesso anno) di questo importante scritto che diede origine all'Accademia dei Georgofili opera del celebre agronomo, letterato, studioso e accademico dei Georgofili, Antonio Motelatici. Fu proprio in risposta a questo scritto e su invito dello stesso Montelatici che un gruppo di studiosi, fra i quali il stesso autore, diede vita a Firenze il 4 giugno 1753 all'accademia dei Georgofili. La finalità iniziale era commentare le proposte di Montelatici di un ampliamento degli orizzonti della ricerca agronomica. Dopo un lungo soggiorno in terra francese, Montelatici al suo ritorno in Italia nel 1747, aveva portato con se un'impostazione illuminista. Con una scelta molto innovativa per i tempi l'obiettivo sociale additato dal dotto religioso fu quello di un organismo perfettamente democratico, come dice Montelatici "una perfetta anarchia". "Nominato abate della badia di S. Bartolomeo, mise a frutto le sue ricerche agrarie scrivendo il Ragionamento sopra i mezzi più necessari per far rifiorire l'agricoltura (Firenze 1752; edizione parziale in Scritti teorici e tecnici di agricoltura., 1989, pp. 31-429), opera nella quale elaborò l'idea di fondare una società a favore dell'"industria agraria ". Montelatici si lega, in effetti, alla nascita dell'Accademia dei Georgofili, avvenuta a Firenze nel 1753, di cui fu fin da subito riconosciuto come "institutore" e nominato "segretario". Si trattava del "primo e nobile esempio in Europa d'una associazione d'ingegni intesi al perfezionamento dell'agricoltura" (Tabarrini, 1856, p. 3). L'agricoltura era considerata da Montelatici "arte nobile, dilettevole e fruttuosa… madre e nutrice di tutte le altre, sostegno e mantenimento della Repubblica" (Ragionamento, 1752, p. 2)… Gli interessi agrari di Montelatici possono essere collocati in quella fase centrale del Settecento in cui si delinea una nuova visione economica, che sviluppando le idee di Sallustio Bandini spinge i capitali toscani a spostarsi sempre più dal commercio all'agricoltura. In questa ottica i grandi proprietari fondiari erano sollecitati a superare l'atteggiamento assenteista per dedicarsi allo studio dell'agricoltura, occuparsi delle loro terre e migliorare l'attività rurale." Insieme a Genovesi del quale fu amico, Montelatici fu tra i primi a sviluppare in Italia le teorie economiche illuministe. Prima rara edizione, in bella legatura coeva ed in perfette condizioni di conservazione. Bibl.: Einaudi 3992. Non in Goldsmith, Mattioli, Higgs.
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