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Libros antiguos y modernos

Giua, Michele

QUATTORDICI MEMORIE ORIGINALI DAL 1924 AL 1932.

100,00 €

Cellerino Luigi Studio Bibliografico

(Alessandria, Italia)

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Detalles

Autor
Giua, Michele
Idiomas
Italiano

Descripción

Torino, Reale Accademia delle Scienze. 8°, tutti con brossura originale. ottime copie. Informazioni dettagliate a richiesta.
GIUA, Michele. - Nacque a Castelsardo, in provincia di Sassari, il 26 apr. 1889 da Lorenzo, maestro elementare, e da Paolina Bitti. Nel 1907 si trasferì a Roma per iscriversi all'Università, conseguendo nel 1911 la laurea in chimica pura. Dopo la tesi - concernente la sintesi di derivati ossidrilici del naftalene - condusse ricerche sperimentali sotto la direzione di G. Bargellini, quindi passò un semestre a Berlino presso il laboratorio di E. Fischer. Di ritorno dalla Germania, nel maggio 1912, divenne assistente nel laboratorio della Società d'incoraggiamento d'arti e mestieri di Milano, dove rimase fino allo scoppio della guerra, collaborando con il chimico industriale E. Molinari. Assistente presso il laboratorio chimico della Sanità di Roma dal marzo 1915, dopo un breve periodo di servizio militare passò all'istituto chimico dell'Università. Nel 1916 conseguì la libera docenza in chimica generale e nell'ottobre 1917 ottenne l'incarico di quell'insegnamento presso l'Università di Sassari, dove rimase fino al 1920, quando si trasferì al Politecnico di Torino come assistente presso il laboratorio di chimica organica diretto da F. Garelli, quindi, dal 1921, come incaricato di chimica organica. Nel 1922 si classificò secondo nella terna dei vincitori del concorso per la cattedra di chimica generale all'Università di Perugia. Bloccatasi, almeno in parte, la sua carriera universitaria per motivi politici, dal 1926, tuttavia, tenne corsi di chimica generale, chimica organica, aggressivi chimici ed esplosivi presso la Scuola di applicazione di artiglieria e genio di Torino. Nel 1930 aveva fondato e diretto la Rivista di chimica scientifica e industriale, che sopravvisse un solo anno. Al momento del suo allontanamento da tutti gli incarichi pubblici, nel 1933, il G. era autore di una novantina di lavori scientifici. Alcuni di questi si segnalano per la forte originalità nell'ambito italiano, in quanto impostano il problema della reattività dei sostituenti benzenici sulla base di una concezione elettronica della valenza (Ricerche sopra i nitroderivati aromatici, VI, Considerazioni generali, in Gazzetta chimica italiana, XLVI [1916], parte II, pp. 256-272; Über die Konstitution des Benzols und die Substitutionsprozesse in dem Benzolkerne, in Journal für praktische Chemie, CX [1925], 3, pp. 289-308), ma la notorietà del G., anche in campo internazionale, riposava su due serie di lavori dedicate rispettivamente alle condizioni di reattività del nitrogruppo sostituito nell'anello benzenico e alla formazione di composti molecolari fra sostanze organiche in soluzione. A detti lavori sui nitroderivati aromatici se ne aggiunsero altri di carattere decisamente tecnico e la monografia Chimica delle sostanze esplosive (Milano 1919); essi valsero al G. la fama di maggior esperto italiano di esplosivi. Anche nella chimica organica preparativa il G. ottenne risultati interessanti quali la sintesi del 4,5-benzocumarandione-2,3 (Azione del cloruro di ossalile sugli eteri dei naftoli, in Gazzetta chimica italiana, XLVII [1917], parte I, pp. 51-57), ottenuta per vie diverse in anni successivi da altri tre gruppi di ricercatori svizzeri e tedeschi.
Ritornato all'attività didattica e scientifica dopo la fine della seconda guerra mondiale, nel 1948-49 il G. ottenne, dopo il superamento di grandi difficoltà burocratiche, la cattedra di chimica organica industriale nell'Università torinese, che mantenne fino al collocamento a riposo nel 1964.
Il G. morì a Torino il 25 marzo 1966. ( http://www.treccani.it/enciclopedia/michele-giua_(Dizionario-Biografico)/).














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