Prose polemiche. Dal primo al secondo dopoguerra.

237 p. ; 18 x 11 cm. Universale economica, 824. Nell'arco di tutta la sua vita intellettuale Luigi Russo fu polemista inesausto, tanto che si può dire che la polemica fosse un'invariante genetica della sua produzione: un centro dove si uniscono ideologia, politica e sentimento così strettamente che essa diventa anche atteggiamento psicologico, carattere. Dei suoi numerosissimi scritti polemici curò egli stesso, a più riprese, la raccolta in volume. Nella sua veste esterna di genere letterario lo scritto polemico russiano è definito da due termini estremi: la stroncatura intransigente, in cui il contenuto per il quale il critico combatte è quasi del tutto implicito e può essere letto come rovescio degli elementi negativi presi a bersaglio (cioè sancisce l'impossibilità di conciliazione degli opposti), e l'elogio o la commemorazione di figure e istituzioni congeniali all'autore, in cui predominiamo l'identificazione e la proposta sull'opposizione. A cura e con un'introduzione di Giovanni Falaschi. Brossura editoriale, coperta illustrata a colori in cartoncino flessibile plastificato opaco. Codice libreria 8840.