Principes de critique sur l'époque de l'établissement de la religion chrétienne dans les Gaules.

In 12° (cm 9,5 x 16,5), legatura piena pelle coeva con titoli e fregi in oro al dorso, pp (3), 355, timbro di libreria francese sulla sguardia posteriore, esemplare assai fresco internamente. Non abbiamo trovato traccia di esemplari censiti di questa curiosa dissertazione anonima, il cui obiettivo è ribadire l'appartenenza della Chiesa francese alla grande Madre comune, la Chiesa Apostolica Romana, respingendo con veemenza ogni forma di eterodossia, principalmente quella della Chiesa Gallicana. A tal fine, l'A. compie una panoramica su autori e opere che hanno parlato del Cristianesimo in Gallia dalle origini ai suoi giorni, soffermandosi lungamente sulla descrizione delle opere eretiche a suo avviso più perniciose: innanzitutto le 'Centurie di Magdeburgo' di Mattia Flacio Illirico, monumentale storia della Chiesa redatta da studiosi luterani dai toni violentementi antipapali, nonchè il 'Dictionnaire. de l'histoire sacrée et profane' del Moreri, 'le livre de toutes les erreurs'. In opposizione a questi e altri autori eterodossi, riconducibili tutti a Lutero e Calvino, troviamo il panegirico degli 'Annali ecclesiastici' del cardinal Baronio, 'flagello degli eretici'. Non in Barbier, nè in altri repertori o database di biblioteche consultati.