Detalles
Lugar de impresión
S. luogo (ma Livorno),
Materia
BIOGRAFIE ARCHITETTURA RARITA' BIBLIOGRAFICA
Descripción
In 4°; 43, (3) pp. e una c. di tav. fuori testo con ritratto fotografico coevo di Pietro Avoscani. Legatura in cartoncino rigido in percallina rosa con titolo, autore in oro, entro cornice in argento, al piatto anteriore. Un alone al margine alto del piatto anteriore. Un piccolo difetto al margine alto del dorso. Dedica autografa dell'autore a nota appartenente a famiglia importante livornese di origini svizzere, alla prima carta bianca. All'interno in ottime condizioni di conservazione. Prima rara edizione, tre soli esemplari censiti in ICCU, una seconda uscì nel 1871 (con la data esposta, ma in forma più modesta, senza ritratto fotografico e con 47 pp.) di questo scritto dedicato al noto archeologo ed architetto toscano, Pietro Avoscani (Livorno, 1816 Alessandria d'Egitto, 1º marzo 1891). L'opera scirtta dal noto professore di Lingua Greca e Belle Lettere, pittore, incisore e scrittore livornese, Niccola Ulacacci, è dedicata a Ismail Pascià Vice-Re d'Egitto. Il volumetto ripercorre la vita del celebre architetto livornese, costruttore del teatro del Cairo (demolito nel 1971), realizzato nel 1869, in soli sei mesi, costruito quasi completamente in legno che venne poi distrutto da un incendio nel 1971 e del Palazzo di Ra's al-Tin ad Alessandria d'Egitto, Pietro Avosconi. A lui si deve anche la realizzazione del celebre teatro Zizina di Alessandria d'Egitto costruito nel 1862, ispirato al teatro lirico milanese de La Scala che abbellì la città egiziana fino al 1962 quando venne demolito. Nato a Livorno, Pietro fu costretto ad abbandonare l'Italia dopo aver aderito alla Giovine Italia ed essere stato scoperto. Si rifugiò ad Alessandria dove iniziò subito a collaborare con le autorità egiziane che ne apprezzarono fina da subito le qualità di decoratore, pittore e architetto. Col tempo Avesconi entro al servizio diretto del Viceré Mehmet Ali del quale divenne caro amico e ricevendo da questa importante personalità egiziana, piena fiducia. E' lo stesso Vicerè che nel 1839 lo invia in un lungo viaggio diplomatico che lo conduce ad Atene, Costantinopoli, Odessa, Mosca, San Pietroburgo e Vienna, durante il quale Avoscani, perfeziona le sue conoscenze di storia dell'arte visitando palazzi e musei. Ritornato in Italia, gli viene affidato il progetto della realizzazione delle decorazioni di Palazzo Gabri, opera che lo tenne impegnato dal 1846 al 1848. Contemporaneamente all'attività artistica egiziana, Avoscani non smise mai di affiancare a questa, la sua attività di divulgazione delle idee mazzianiane nella sezione egiziana della Giovine Italia. Nel 1871 inaugura il Mercato Internazionale di Minet el-Bassal (detto la Borsa del Cotone). Prima edizione, rara completa del ritratto fotografico d'epoca. Rif. Bibl.: IT\ICCU\LIA\0239825.