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Libros antiguos y modernos

Matteo Trentini

Per una storia negativa. «Contropiano» e l'architettura

Quodlibet, 2022

20,90 € 22,00 €

Quodlibet

(Macerata, Italia)

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Detalles

Año de publicación
2022
ISBN
9788822907523
Autor
Matteo Trentini
Páginas
270
Serial
Materiali IT
Editores
Quodlibet
Formato
215×152×25
Materia
Teoria dell’architettura, Urbanistica e pianificazione: aspetti architettonici, Studi sui mezzi di comunicazione: giornalismo, Italia, 1960–1969, 1970–1979
Conservación
Nuevo
Idiomas
Italiano
Encuadernación
Tapa blanda
Condiciones
Nuevo

Descripción

A dispetto della sua breve vita - solo dodici numeri pubblicati tra il 1968 e il 1971 -, la rivista marxista «Contropiano» ebbe un ruolo centrale del dibattito politico e culturale del periodo. Fondata da Alberto Asor Rosa, Massimo Cacciari e Antonio Negri (con quest'ultimo che abbandonderà la rivista dopo il primo numero), la rivista divenne ben presto una vera e propria piattaforma, dove diverse discipline del moderno lavoro intellettuale - architettura, arte, letteratura, urbanistica, economia, filosofia - venivano filtrate alla luce della critica dell'ideologia, attraversata da costanti riferimenti alla tradizione del pensiero della crisi. Il presente testo si propone di studiare lo specifico contributo offerto da «Contropiano» al dibattito storiografico in ambito architettonico e urbanistico. A partire dal saggio di Manfredo Tafuri del 1969 sull'ideologia architettonica, ripreso poi nel suo Progetto e utopia (1973), la rivista si impegnò infatti in una radicale analisi di alcuni dei principali episodi della modernità architettonica e dei loro risvolti ideologici, per arrivare infine a una severa critica delle pratiche contemporanee di gestione e pianificazione della città e del territorio. Questo progetto vide il coinvolgimento di alcuni docenti romani dell'Istituto Universitario di Architettura di Venezia (Mario Manieri Elia, Giorgio Ciucci, lo stesso Tafuri) e di alcuni giovani intellettuali veneziani (Francesco Dal Co, Marco De Michelis), a rinnovare e rafforzare quell'asse fra la Capitale e la città lagunare che fin dall'inizio aveva caratterizzato la rivista.