Pensées

In-24°, pp. XVI, 407, (3), legatura coeva p. pelle nera con filettature rettangolari plurime in oro ai piatti e decori floreali accantonati internamente in oro. Dorso a nervetti con titolo, fregi e filetti in oro. Tagli dorati, sguardie rosa. Ritratto di Pascal inciso su carta azzurra in antiporta. Segnacolo. Alle prime due cc. bianche, alcune note a matita e nota di possesso attestante la provenienza del volume dalla biblioteca di Francesco Melzi d'Eril, discendente dell'omonimo vicepresidente della della Repubblica Italiana dal 1802 alla trasformazione della stessa in Regno d'Italia nel 1805 ad opera di Napoleone. Fioriture normali, minimi rinfreschi alla legatura. Bell'esemplare. Opera fra le più alte della letteratura universale, fu lasciata da Pascal allo stato frammentario anche in senso propriamente fisico, in una quantità di pezzi di carta che furono ricuciti e pubblicati per la prima volta dai religiosi giansenisti di Port Royal e di cui resta tuttora assai spinoso l'ordinamento, anche dopo gli sforzi dei grandi editori come il Brunschvicg o come Jacques Chevalier.