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Libros antiguos y modernos

Curione Celio Secondo

Pasquillus ecstaticus non ille prior, sed totus plane alter, auctus & expolitus.

Gerard Jean, 1544

1700,00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1544
Lugar de impresión
Geneve
Autor
Curione Celio Secondo
Editores
Gerard Jean
Materia
Riforma e controriforma, Cinquecenteine
Sobrecubierta
No
Copia autógrafa
No
Impresión bajo demanda
No
Condiciones
Usado
Primera edición
No

Descripción

In-8° (14.2x9.5 cm). (12), 257, (3) pp. Legatura novecentesca in piena pergamena. Alcne note coeve manoscritte al frontespizio e ai margini. Opera di grande importanza, fu una delle opere più influenti nell'ambito della riforma; molto rara. Fu inserita nell'Index di Paris nel 1547, 271 (J.M. De Bujanda, Index des livres interdits, III, p.334, n. 460). Curione, umanista (1503-1569). Nacque a Ciriè il 1 maggio. Curione studiò lettere e diritto a Torino, e qui, nel 1523, sotto l'influenza dell'agostiniano G. Negri, studiò i principali testi dei riformatori d'oltralpe, Zwingli, Lutero e Melantone. Andò a Pavia, dal 1536 al 1539 dove strinse un'amicizia con A. Mainardi, da cui fu convertito. Nel 1539, per sfuggire all'arresto, scappò prima a Venezia, dove divenne amico di Giulio della Rovere, quindi a Ferrara, dalla duchessa Renata d'Este. La duchessa gli consigliò di recarsi a Lucca dove si trasferì nel 1541 e dove frequentò noti riformatori locali, P. M. Vermigli, C. Martinengo, G. Zanchi, e ritrovò il maestro A. Mainardi. Nel 1542, per evitare l'ordinanza di comparire davanti al Sant'Ufficio, Curione decise di fuggire, con C. Renato, a Losanna, in Svizzera, dove insegnò retorica fino al 1546. Probabilmente a Losanna, nel 1543 Curione completò la prima edizione (la seconda è del 1546) del suo Pasquino in estasi (Pasquillus extaticus), una feroce satira anticlericale e antipapale di sapore riformatore ed erasmiano, che ebbe uno straordinario successo in Italia e nell'Europa protestante. Vedere, per il Pasquino e per Curione la tesi di laurea di Lucio Biasiori: Celio Secondo Curione e l'Italia. Prima e dopo la fuga. Università degli studi di Pisa, Facoltà di Lettere e Filosofia, Anno Accademico 2007-2008. IT\ICCU\BVEE\018510.