Paolo MANUZIO e Cristoforo PLANTIN. In: Accademie e Biblioteche d'Italia, a. xvi, n. 2, dicembre 1941.

Il saggio su MANUZIO e PLANTIN occupa 12 fitte pagine + 2 RITRATTI e 2 riprod. di frontespizi in 4 tavole fuori testo. Traccia i profili di due imprenditori dell'editoria al tempo della Controriforma, ma ben diversi per contesti religiosi e culturali, entrambi autori di impotanti epistolari. Paolo MANUZIO (Venezia 1512 - Roma 1574), tipografo e umanista terzogenito di Aldo, mantenne lo stile tipografico e le innovazioni delle celeberrime edizioni ALDINE. PLANTIN (1520 - 1589), fondatore della celebre officina tipografica di Anversa, dichiaratamente cattolico, ma con contatti coi calvinisti, fu ingiustamente accusato di ipocrisia. Il fasc. in-8° (cm. 26x17,2), bross. edit (ombre esterne), è completo delle sue 72 pp. e contiene inoltre: 1) 10 importanti pagine del minitro Giuseppe BOTTAI, autore e fautore nel 1939 della Carta della Scuola, sulle funzioni dei Centri didattici della rinnovata Scuola Fascista. 2) M. Giuseppina Castellano-Lanzara, "La Real Biblioteca di Carlo di Borbone e il suo primo bibliotecario Matteo EGIZIO", 23 pp., con 1 pianta. Il Borbone dal 1734 aveva provveduto al trasferimento delle collezioni Farnese da Parma a Napoli. I cataloghi, le vicende, i soprintendenti e Matteo EGIZIO (1674-1745), storico, bibliotecario, numismatico ed erudito.