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Libros antiguos y modernos

Ciceronis, Marci Tullii.

Officiorum Libri Tres. Cato maior, vel de Senectute: Laelius, vel de amicizia: Paradoxa Stoicorum fex: Somnium Scipionis, ex libro yi. De Rep. Additae sunt in estremo opere variae lectiones e libris manuscr. et ex ingenio. Cum annotationibus Donysii Lambini.

675,00 € 750,00 €

Botteghina D'arte Galleria Kúpros Studio Bibliografico

(Rosignano Solvay, Italia)

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Detalles

Autor
Ciceronis, Marci Tullii.
Materia
Letteratura classica e umanistica - (Cinquecento, Aldina)

Descripción

Ex Bibliotheca Aldina, Venezia 1570 (edizione aldina, Paolo Manuzio). In 8vo, pp. 152, (6 di indici e registro), doppia marca tipografica dell’ancora aldina con delfino, impressa al front. e all’ultimo foglio bianco, leg. orig. in tutta pergamena. Composto in breve tempo, dall'ottobre al dicembre del 44 a. C., durante gli spostamenti tra Roma, Pozzuoli e Arpino, causati dalla lotta contro Antonio, il “De Officis” fu l'ultima opera di Cicerone. Strutturato come un trattato di etica pratica legata all’azione politico - sociale, diviso in tre libri e scritto in forma di lettera al figlio Marcus (e non in forma di dialogo come avviene in molti altri suoi scritti), in esso Cicerone espone la sua concezione sul miglior modo di vivere, comportarsi e osservare quei doveri morali ai quali ogni uomo deve attenersi in quanto membro dello stato. L' “Officium” di Cicerone, pur avendo un fondamento filosofico, è un concetto prettamente politico (valenza politica già implicita nel titolo) e fa riferimento ad atteggiamenti di vita pratica. In una lettera ad Attico l'autore scrive: “Perché dubiti che il termine si attagli perfettamente anche alla vita pubblica? Non parliamo forse di “officium” dei consoli, del senato, di un generale?”. Antiche e brevi annotazioni a margine di testo. Legatura con pieghe e con patina di sporco, ultimo foglio con marca aldina ma incollato al contropiatto, un paio di forellini di tarlo al margine bianco delle prime tre carte, macchie alle pp. 31 e 32, nell’insieme ben conservato al suo interno.