Detalles
Lugar de impresión
A Paris
Autor
Pfeffel Gottlieb Konrad
Materia
Storia, Giuridica e diritto pubblico, Germania
Impresión bajo demanda
No
Descripción
2 voll. in-8°, pp. (2), VIII, 648, (2); (6), 690, (2) di errata, (2) bianche; legatura coeva p. pelle con triplice ordine di filetti dorati ai piatti. Dorsi a nervetti con titolo e segnatura di volume in oro su doppio tassello rosso, filetti e fregi floreali in oro entro scomparti. Sguardie marmorizzate. Restauri alle legature, qualche piega della carta e brunitura interna. Discreto esemplare. Traduzione francese di quest'ampia sintesi della storia tedesca e dell'evoluzione del suo diritto pubblico concepita ad imitazione dellì'Abrégé chronologique' del presidente Hénault. Pfeffel concepì l'opera, riveduta attentamente dal censore reale Tercier, dopo aver letto la 'Storia generale della Germania' del Barre e averne constatato l'estrema lacunosità. Il suo lavoro fu apprezzato soprattutto dalle comunità protestanti e godette della considerazione persino di un grande storico come William Robertson, che frequentemente lo cita nella sua 'Storia di Carlo V', pur nell'opposta e ingenerosa valutazione che ne dettero alcuni illuministi (ad esempio Friedrich Melchior Von Grimm nella sua 'Corrispondenza' e certi volterriani). Figlio del giureconsulto e diplomatico Johann Konrad, Christian Friedrich Pfeffel (Zeulenroda, Turingia, 1726-Vienna, 1807) studiò diritto con Schoepflin, alla cui 'Alsatia illustrata' colaborò, e, giovanissimo, fu al seguito dell'ambasciatore di Sassonia in Francia, il conte di Loss, per reclamare la successione della corte di Dresda sull'Hanau-Lichtenberg, e proprio della corte di Dresda egli divenne in seguito segretario d'ambasciata. Ricoprì numerosi importanti incarichi diplomatici presso varie corti tedesche, godendo di larga fama e reputazione e segnalandosi per le simpatie marcatamente filogalliche e per l'avversione all'onda montante della Rivoluzione Francese. Come studioso, di vasta cultura e in relazione con gli uomini più distinti del tempo, fondò nel 1763 i 'Monumenta Boïca', collezione dei lavori storici dell'Accademia di Monaco, e si occupò del diritto dei papi su Avignone, del diritto pubblico polacco, della storia bavarese, dei margravi dell'Alto Palatinato, etc. Cfr. Quérard, VII, 113. Brunet, IV, 585 (terza ediz.): '.un ouvrage qui, malgré l'injuste cririque qu'en a faite Grimma dans sa correspondance'. Graesse, V, 247-48: 'Un ouvrage encore aujourd'hui supérieur à tous les autres pareils'.