Memorie postume. Pubblicate da Marco Calderini. Con incisioni. Seconda edizione

In-8°, pp. XVIII, (1), 456, (1), cartonatura originale a stampa con dorso rifatto in percallina verde con titolo in oro. Tre fototipie originali dei fratelli Doyen di Torino applicate su cartoncino f.t., una all'antiporta con ritratto del Mosso e due f.t. con riproduzioni di suoi quadri. Elenco dei lavori pittorici del Mosso in fine. Minime gorette ai piatti. Ottimo esemplare. Seconda e postuma edizione di queste memorie del Mosso edite da Mario Calderini (le memorie, stese in forma diaristica, furono originariamente redatte in francese, e saggi ne vengono forniti nell'introduzione, e costituiscono uno dei pochi esempi italiani, con quelle del Dupré, di diari o autobiografie di artista in Italia, cosa che costituisce il motivo precipuo del loro interesse). Il Mosso, nato a Torino nel 1848, si dedicò alla pittura, dopo aver seguito gli studi di legge, frequentando l'Accademia Albertina, e, dopo varie peregrinazioni per l'Italia, fissò la propria dimora a Roma, ottenendo la prima affermazione con il quadro, qui riprodotto, 'Ora veniamo'. Morì di tifo a Rivalta, dove era tornato in vacanza dai familiari, nel 1877. Cfr. Stella, 'Pittura e Scultura in Piemonte', pp. 425-434. Comanducci, p. 463.