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Libros antiguos y modernos

(Albrizzi Ermolao)

Memorie da continuarsi per la storia cronologica della letteraria universale Societa Albriziana, eretta in Venezia alli 22. luglio 1724. sotto gli auspizj del sereniss. regnante doge Alvise Mocenigo:

160,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italia)

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Detalles

Autor
(Albrizzi Ermolao)
Materia
RARITA' BIBLIOGRAFICA MURATORIANA MURATORI BIBLIOGRAFIE

Descripción

In 4° piccolo; XII, VIII, 36 pp. Brossura editoriale in cartoncino semi-floscio con dorso rinforzato da bella carta coeva. Esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Incisione calcogr. (Due medaglie) sul front. Probabilmente stampato a Venezia dallo stesso Almoro Albrizzi, curatore dell'opera, oppure dalla tipografia della Societa Albriziana. Presumibilmente, di quest'opera, venne stampato solamente questo primo volume. Una bella medaglia con tutte e due le facce della stessa, stampata a pagina 3 a piena pagina, con ritratto di Ludovico Antonio Muratori su una delle due facciate. Questa è anche la prima opera dove appare la riproduzione di questa celebre megìdaglia che la Società Albrizziana dedicò a Ludovico Antonio Muratori. Prima ed unica edizione di questo scritto che ripercorre lo statuto e la storia della società abrizziana e delle pubblicazioni dei personaggi legati all'Accademia Albirzziana fondata da Almoro Albrizzi nel 1724. Ermolao Albrizzi fu stampatore, editore di testi e autore. Figlio di Girolamo e fratello di Giovanni Battista, nel 1724 fondò l'Accademia Albrizziana per la quale curò diverse edizioni. Nato a Venezia il 21.03.1695 e morì a Forlì il 5.04.1764. Nel cuore del XVIII secolo, in un'epoca di fervente illuminismo e di rinascita culturale in Europa, sorse un'istituzione che avrebbe lasciato un'impronta indelebile nel panorama intellettuale del suo tempo: l'Accademia Albrizziana. Fondata nel 1724 da Ermolao Albrizzi, rinomato studioso e mecenate veneziano, questa accademia divenne un faro di conoscenza, dibattito e innovazione per gli intellettuali del periodo. Ermolao Albrizzi, uomo di grande cultura e visionario, concepì l'Accademia Albrizziana come un luogo in cui le menti più brillanti potessero incontrarsi, condividere idee e collaborare per promuovere il progresso in tutti i campi del sapere. La sede dell'accademia, situata nel cuore di Venezia, divenne un centro pulsante di attività intellettuale, attirando accademici, scienziati, artisti e letterati da ogni angolo d'Europa. Uno degli elementi distintivi dell'Accademia Albrizziana era la sua natura interdisciplinare. Qui, matematici discutevano con poeti, filosofi con architetti, creando un fertile terreno per lo scambio di idee e la nascita di nuove teorie. Questo approccio inclusivo favorì la diffusione di concetti innovativi e contribuì allo sviluppo di numerosi campi del sapere, dall'arte alla scienza, dalla filosofia alla politica. Tra i membri più illustri dell'Accademia Albrizziana figuravano luminari come Giovanni Battista Tiepolo, il celebre pittore veneto noto per le sue affrescate magnifiche, e il matematico e astronomo Giovanni Domenico Cassini, che portò avanti importanti ricerche nell'ambito dell'astronomia. La presenza di figure così eminenti conferì prestigio e autorevolezza all'accademia, attirando sempre più talenti desiderosi di contribuire al dibattito intellettuale del tempo. Ma l'influenza dell'Accademia Albrizziana non si limitava alla sola sfera culturale. Grazie al mecenatismo di Albrizzi e dei suoi seguaci, l'accademia sostenne finanziariamente numerose iniziative scientifiche e artistiche, finanziando esplorazioni geografiche, commissionando opere d'arte e sostenendo la pubblicazione di importanti trattati scientifici. Questo impegno contribuì notevolmente alla diffusione e alla condivisione del sapere, influenzando profondamente il pensiero e la cultura del tempo. Tuttavia, non tutto fu rose e fiori per l'Accademia Albrizziana. Come molte istituzioni intellettuali del suo tempo, l'accademia dovette affrontare le sfide politiche e sociali dell'epoca. Le tensioni politiche e le rivalità tra le diverse fazioni intellettuali spesso minavano l'unità e l'armonia dell'accademia, portando a dibattiti accesi e divisioni interne. Tuttavia, nonostante queste difficoltà, l'Accademia Albrizziana mantenne il suo ruolo di baluardo della conoscenza e della libertà di pensiero, resistendo alle pressioni esterne e continuando a promuovere l'ideale dell'illuminismo. Alla fine del XVIII secolo, con il declino della Serenissima Repubblica di Venezia e l'ascesa di nuove potenze politiche ed economiche in Europa, l'Accademia Albrizziana entrò in declino. Tuttavia, il suo legato sopravvisse nel lavoro e nell'influenza dei suoi membri, che diffusero le idee dell'illuminismo in tutto il continente e oltre. Oggi, l'Accademia Albrizziana rimane un simbolo della potenza e dell'importanza della collaborazione intellettuale e della ricerca della conoscenza. La sua storia ci ricorda che, nonostante le sfide e le avversità, il desiderio di apprendimento e di scoperta può illuminare anche i periodi più bui della storia umana. Molto raro. Rif. Bibl.: IT\ICCU\UBOE\098242.