Mémoire sur le mariage des Protestans en 1785, unito con: Second Mémoire sur le mariage des Protestans

Due opere legate in 8° (cm 12 x 19,7), legatura piena pelle coeva con titoli e fregi in oro al dorso, pp 133 per la prima opera, che comprende un 'Mémoire de M. Joly de Fleury' da p 90 al fondo; pp 117 per la seconda opera. Esemplare in buone condizioni, antiche annotazioni alla sguardia, e all'occhietto della seconda opera. L'anonimo A. è Malesherbes (1721-1794), consigliere di Stato sotto Luigi XV e 'Directeur de la Librairie': la sua volontà di limitare il più possibile i rigori della censura, gli valse l'esilio da parte del cancelliere Maoupeou, ma fu richiamato da Luigi XVI. A. di un 'Mémoire' sulla libertà di stampa, difensore del re davanti alla Convenzione, fu portato a causa di questo davanti al Tribunale Rivoluzionario e ghigliottinato nel '94. Facendo seguito alla richiesta presentata dai Protestanti francesi di ottenere lo stato civile onde poter ottenere una forma legale per i loro matrimoni, sino ad allora considerati non validi in quanto il re riconosceva come validi solo quelli celebrati dalla Chiesa cattolica, l'opera di M. contribuì a far accordare lo stato civile ai Protestanti (1787): le tesi fondamentali sostenute, sono che non è prudente che in un Paese ci sia un così gran numero di scontenti; che le conseguenze nefaste dell'Editto di Nantes (argomento su cui scrisse altra opera celebre) sono tuttora avvertibili nella Nazione; infine, che la persecuzione non è mai servita a smorzare, ma semmai a ravvivare una fede. Abbiamo trovato esemplari con identici dati tipografici ma collazioni diverse, nei database consultati. Barbier, III, 167. De Feller, Tome 8°, pp 77-80.