M. HIERONYMI VIDAE . OPERA. Quae quidem extant, omnia: Nempe, Christiados, hoc est, de Christi vita, gestis, ac morte, libri 6. De Poetica, lib. 3. De Bombycum cura, ac vsu, lib. 2. De Scacchorum ludo, lib. 1. Item, eiusdem Hymni, odae, bucolica, una cum alijs. Accesserunt in hec singula singuli Rerum ac Verborum memorabilium Indices, summa diligentia et fide collecti, ac in studiosorum quoque gratiam superioribus additi.

Testo latino. Cm.14x8,2. Pg.335, (33). Legatura in mz.pergamena con piatti in cartone decorato d'epoca. Tagli spruzzati. Frontespizio in riproduzione fotostatica, con marca calcografica di Sessa con il celebre con topo in bocca, ripetuta in fine al testo. Una carta bianca intercalata dopo il frontespizio. Raccolta delle opere dell'umanista di origini aristocratiche Marco Gerolamo Vida (Cremona, 1485 – Alba, 27 settembre 1566), canonico regolare che fu allievo di Nicolò Lucari e Francesco Vigilio. Si tratta di poemetti didascalici, principalmente in esametri latini, che ebbero al tempo un notevole successo. In particolare il "Christiados" ("Christia"), primo poema epico religioso, condotto a termine nel 1535, influenzò il Tasso e in Sannazaro per il suo "De Partu Virginis"; lo "Scacchia ludus", del 1527, che narra di una partita a scacchi tra Mercurio e Apollo, ebbe ben 62 edizioni latine e almeno 73 traduzioni in varie lingue; mentre il "De bombyce" è uno dei primi poemi sul tema del baco da seta. Vida fu il primo a scrivere sulla Disfida di Barletta, e fu anche Vescovo di Alba e collaboratore di Carlo Borromeo dopo aver partecipato al Concilio di Trento. > Di Cesare, "Bibliotheca Vidiana", 5. Graesse, VI/2, 302. Edizione sconosciuta all'Adams. Codice libreria 154796.