LETTRES écrites d'ITALIE en 1812 et 13, à Charles PICTET, l'un des rédacteurs de la Bibliothèque Britannique. Vol. 2° (soltanto, su 2). [MALARIA, pAESTUM. pALUDI pontine ECC.].

In-16° (cm. 17,5x10,8), pp. 238. Br. coeva in carta decorata, etich. edit. stampata al dorso, che presenta fessure; ma l'inerno è fresco e nelle sue barbe. Viaggio dal 18 luglio al 15 nov. 1813, compiuto spesso a piedi o cavalcando per sentieri secondari; attento soprattutto a paesaggi, foreste, COLTIVAZIONI, allevamenti, fattorie, paesini, scarsi cenni a città e arte; Fondi, Itri, Capua, Napoli, Pozzuoli, Baia, Lago Averno, Cuma, escursione notturna al VESUVIO durante l'eruzione del 1° agosto 1813, POMPEI durante gli scavi, campi di cotone presso Sorrento, MALARIA, la piana paludosa e i templi di PAESTUM, bufali, Nola, Alisi, Alatri, freq. riferimenti alle paludi Pontine e agli stagionali, canne da zucchero!, Subiaco, Tivoli, Monterosi, Perugia, scavi a Torre in Pietro presso Nepi, Otricoli, Narni, Terni, Spoleto, Assisi, Foligno, Val di Chiana e campagne di Cortona (che lui chiama "Crotone"), Polesine, Ferrara, Lodigiano, canapa, concimazioni, Marignano, irrigazione, RISAIE, Lugano. Tre capitoli conclusivi analizzano agricoltura e sistema economico-sociale in Italia, un altro la confronta con l'Inghilterra. Di enorme interesse e di senso compiuto, benché privo del 1° vol. Rarissimo, uno tra le poche relazioni di taglio scientifico, FONDAMENTALE per la storia agricola dell'Italia in epoca napoleonica (tanto che fu riprodotto in microfiches a Hildesheim nel 1998).