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Libros antiguos y modernos

Papi Lazzaro

Lettere sull'Indie Orientali Tomo Primo - Secondo

Dalla Stamperia Klert,, 1802

400,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1802
Lugar de impresión
Filadelfia (i. e. Pisa),
Autor
Papi Lazzaro
Editores
Dalla Stamperia Klert,
Materia
INDIA INDIE ORIENTALI ORIENTE EGITTO USI E COSTUMI EGITTO VIAGGI, MUSICA STRUMENTI MUSICALI
Idiomas
Italiano

Descripción

In 8° (18,4x11,3 cm); XI, (1), 260 pp. e 8 c. di tav. con coloritura coeva più volte ripiegate e VI, 277, (1) pp. Legatura di fine ottocento in mezza pergamena con piatti foderati da carta marmorizzata coeva. Titolo su fascetta in oro al dorso. Tre macchioline alle prime tre carte. Carte leggermente ed uniformemente brunite. Nel complesso esemplare in buone condizioni di conservazione. Tagli azzurri. Esemplare in buone condizioni di conservazione. Prima edizione ed esemplare che presenta una caratteristica unica fra quelli censiti. Infatti il volume presenta 8 tavole fuori testo nel poste nel primo volume non presenti in nessun altro esemplare. Delle 8 tavole la prima, posta in antiporta, presenta un ritratto di Lazzaro Papi disegnato da Landucci e inciso da G. Rossi. Le altre 7 tavole presentano personaggi in costumi tipici che sorreggono e suonano strumenti musicali indiani. Ogni tavola, finemente colorata da mano coeva, presenta al piede una didascalia a descriver lo strumento, il suo utilizzo ed il momento nel quale viene suonato. L'opera venne stampata a Pisa con falso luogo di stampa Filadelfia, come specificato dal Parenti, Dizionario dei luoghi di stampa falsi, p. 84. L'opera, uscita in prima edizione nel 1802 in forma anonima venne poi ripubblicata con il nome dell'autore per esteso nel 1829. Lazzaro Papi (Pontito, frazione di Pescia in provincia di Pistoia, 23 ottobre 1763 - Lucca, 25 dicembre 1834) è stato un celebre scrittore, storico, letterato, mercante e colonnello dei Lancieri del Bengala. Il 7 aprile 1791, invitato da un suo amico, il capitano Montemerli, si imbarcò in qualità di medico sul veliero Ferdinando III di Toscana della quale il capitano era il comandante. Nella sua prima e più conosciuta opera, appunto quella qui presentata, descrisse l'India illustrandone la situazione e sociale, i riti sacri, gli usi e costumi fino ad arrivare a trattare anche la flora e la fauna del paese. Papi in India salvò anche la vita del Rajah di Travancore, ottenendo dal sovrano la carica di medico di corte. Entrato nell'esercito inglese, impegnato contro Tippo Shaib, ottenne la carica di Colonnello per i suoi meriti sul campo di battaglia e arrivando a comandare una compagni di 4000 Lanceri del Bengala. Tornato a Calcutta si spostò poi a Bombay dove soggiornò a lungo e divenne consulente commerciale di una società britannica. Decise quindi di rientrare in Italia ed affrontò un lungo viaggio di ritorno che lo portò ad attraversare l'Arabia e a passare per Moha, Alessandria d'Egitto raggiungendo quindi Livrono il 18 ottobre 1802. Subito si prodigò per far pubblicare la storia della sua esperienza indiana descritta in forma epistolare. A Lucca divenne presto una figura di primo piano del governo napoleonico sia sotto il governo provvisorio degli stati lucchesi ma anche sotto il Ducato Borbonico ricoprendo negli ultimi anni della sua vita la carica di Bibliotecario Realle e Segretario della Reale Accademia Lucchese. Prima edizione in formato unico ed in buone condizioni di conservazione. Rif. Bibl.: Melzi, II, 121.
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