Lettere d'uomini illustri che fiorirono nel principio del secolo decimosettimo, non piu' stampate.

In-8ø; XX pp., 516 pp.; legatura coeva in mezza pergamena, tassello in marocchino con titolo in oro al dorso, piatti in carta decorata. Bell'esemplare, solo un forellino di tarlo al margine superiore bianco delle prime pagine. Raccolta a cura di G. Paitoni nella quale si trovano 19 lettere (pp. 363-401) di Galileo Galilei "mancanti nell'edizione delle Opere fattasi in Padova, ManfrŠ, 1744" (Gamba). Le lettere sono indirizzate a Paolo Gualdo e Fulgenzio Micanzio; Galileo vi tratta argomenti a lui cari come l'osservazione delle macchie solari e delle facce della luna, i nuovi strumenti di misurazione e la costruzione del telescopio, le travagliate vicende di pubblicazione delle sue opere, nonch‚ le sue precarie condizioni di salute. Le altre lettere della raccolta riguardano epistole di Pignoria, Velseri, Morosini e altri, che a loro volta citano spesso Galileo. "Vi sono 19 lettere di Galileo al Gualdo, al p. Fulgenzio Micanzio. Ve ne sono pure del Pignoria, Velserio, Peiresc, Morosini, Querenghi, nelle quali si ricorda di frequente Galileo." (Carli e Favaro). Carli e Favaro 477. Melzi II, p. 118. Gamba 1960.