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Libros antiguos y modernos

Autore: Franco Rocco, Con Una Introduzione Di: Vittorio Sgarbi

Leonardo e Luca Pacioli. L'Evidenza. Il fondamentale contributo di Leonardo al gioco degli scacchi. Nuove regole nuove forme nel manoscritto di Luca Pacioli

Le due torri 2016,

25,00 €

Medievale Libreria

(Pavia, Italia)

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Detalles

ISBN
9788896076651
Autor
Autore: Franco Rocco, Con Una Introduzione Di: Vittorio Sgarbi
Editores
Le due torri 2016
Materia
Scienze e tecniche-Scienziati e inventorii

Descripción

158 pagine. Ill. colori. Brossura con alette. Commento dell'editore: In questo volume viene avvalorata l'ipotesi che Leonardo da Vinci abbia collaborato attivamente alla realizzazione del manoscritto, quanto meno nell'ideazione delle forme dei pezzi oltre che nel disegno di una parte delle illustrazioni e anche probabilmente nell'invenzione di qualcuno dei problemi proposti. In questo libro vi è tutta l'intrigante storia che parte da Leonardo e Luca Pacioli e attraverso la scacchiera arriva ai giorni nostri. Il 27 dicembre 2006 una nota dell'Ansa segnala il ritrovamento del Manoscritto di Luca Pacioli noto anche con il titolo di DE LUDO SCACHORUM o SCHIFANOIA da secoli considerato perso e noto agli studiosi solo attraverso le testimonianze documentarie dello stesso Pacioli. In realtà il manoscritto, non è il De Ludo Scachorum, infatti non ha né titolo né epigrafe. E siccome su ciascuna delle sue 96 pagine, nessuna esclusa, è disegnata una schematica scacchiera sulla quale sono rappresentati alcuni pezzi per il gioco degli scacchi predisposti per un finale di partita, e tutti i testi, a lato di ogni scacchiera, sono autografi di Luca Pacioli, la conclusione corretta è che si tratti di una raccolta di problemi di scacchi redatta dal frate biturgense in preparazione dell'introvabile De Ludo Scachorum. Conclusione corretta ma macroscopicamente riduttiva. Invero, se si esaminano altri importanti aspetti del documento quali le regole di gioco, l'originalità dei problemi proposti, la suddivisione in fascicoli, le figure dei pezzi e le due differenti grafie con le quali sono rappresentati, si deve concludere che il manoscritto è opera congiunta di Leonardo da Vinci e Luca Pacioli. Un'opera che, al di là della nominale paternità deve il maggior pregio proprio al genio vinciano, esattamente come il De Divina Proportione, il famoso trattato sui poliedri redatto da Leonardo e Pacioli, negli stessi anni tra il 1497 e la fine del secolo, quando entrambi erano in Milano alla Corte di Ludovico il Moro. Il documento ritrovato in quanto lavoro in via di elaborazione, manca della rifinita eleganza formale del De Divina Proportione, ma, proprio per la sua natura privata, ha un valore maggiore perché è ricco di informazioni segrete, riservate e preziose che sarebbero scomparse in una pubblica edizione. Dopo mesi d'indagini, di confronti, approfondimenti e analisi di diversi ordini, tanto del contenente (il manoscritto, la composizione dei fascicoli ecc.) che del contenuto (la rappresentazione dei pezzi, delle scacchiere e dei problemi proposti) è nato questo libro. Il lettore sarà sorpreso tanto dalla serietà e profondità delle analisi quanto da quelle degli accertamenti. Avrà, a volte, l'impressione di leggere il rendiconto di un'inchiesta minuziosa e appassionante al punto da stimare che il manoscritto originale sia stato fatto oggetto di una vera e propria autopsia. Di fronte alla impossibilità d'attribuire il lavoro al solo Pacioli, Franco Rocco, immediatamente, considerò più che plausibile l'ipotesi che Leonardo da Vinci avesse collaborato attivamente alla realizzazione del manoscritto, quanto meno nell'ideazione delle forme dei pezzi oltre che nel disegno di una parte delle illustrazioni e anche probabilmente nell'invenzione di qualcuno dei problemi proposti. In questo libro vi è tutta l'intrigante storia che parte da Leonardo e Luca Pacioli e attraverso la scacchiera arriva ai giorni nostri.