Detalles
Lugar de impresión
Bologna,
Autor
Amorini Antonio Bolognini
Editores
Tipi della Volpe e dei Nobili,
Materia
BOLOGNA FONTI DI STORIA DELL'ARTE CARRACCI BIOGRAFIE AMORINI, PITTORI ARTE PRIME EDIZIONI
Descripción
In 8° (21x13,5 cm); 88 pp. Senza brossura ma non slegato. Piccola xilografia al frontespizio. Qualche traccia di polvere al frontespizio, qualche leggera fioritura in alcune pagine. Prima edizione non comune di questa fonte di storia dellarte che ricostruisce la vita dei tre grandi pittori Carracci. Amorini Antonio Bolognini , appartenene ad una nobile famiglia bolognese, è stato un celebre scrittore e storico. Nel 1786 lascia il collegio e compie un viaggio per lItalia attraverso diverse regioni, dove si concentra sulle opere darte fissando le sue impressioni in una serie di appunti corredati da disegni, in undici e particolarissimi diari di viaggio alla maniera del tempo, divisi per città. Il suo interesse si rivolge allarchitettura, è appassionato di lettere, arti e poesia che compone in alcune occasioni, traduce dal latino allitaliano; sarà fondamentale la sua amicizia con Leopoldo Cicognara.Durante la sua vita ricopre diverse cariche pubbliche dellamministrazione di Bologna, quando questa viene invasa dallesercito francese, i molti cambiamenti urbanistici e le soppressioni lo stimolano ad una sistematica opera di compilazione, conservazione e descrizione delle opere destinate alla distruzione, che prende forma in una delle sue prime opere a stampa, la Descrizione dè quadri restituiti a Bologna, i quali dà Francesi che occuparono lItalia nel MDCCXCVI erano trasportati in Francia, pubblicata a Bologna nel 1816 e dedicata al suo parente Luigi Salina, il quale aveva avuto parte attiva e fondamentale al recupero delle opere. La sua attività storico-letteraria contribuì alla compilazione delle biografie di numerosi artisti bolognesi, tra cui il Dentone, Mitelli, Primaticcio, Albani, Reni, Domenichino, Guercino, i Carracci, raccolte poi nellopera Vite dei pittori artefici bolognesi (Bologna, 1841-43). Lo Schlosser collega questopera a quel tipo di letteratura artistica che prende le mosse dal Vasari e che a Bologna era stata particolarmente fertile (Montalbani, Malvasia, Crespi, lo sfortunato Bassani, Bianconi, Gatti etc.) lo stesso marchese considerava la propria opera il proseguimento della Felsina Pittrice del Malvasia; esiste una copia dellopera delle Vite di Bolognini a pagine bianche alternate, dove egli aveva scritto alcuni appunti per una successiva ristampa riveduta e corretta, oggi conservata nella biblioteca dellistituto Germanico di Firenze, contenente un ritratto del marchese tratto da un dipinto di Barbara Salina. Non comune fonte di storia dellarte bolognese.