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Libros antiguos y modernos

Paolo Volponi

LE MOSCHE DEL CAPITALE

GIULIO EINAUDI, 1991

14,39 € 15,99 €

Studio Maglione Maria Luisa

(Napoli, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1991
ISBN
9788806126933
Lugar de impresión
TORINO
Autor
Paolo Volponi
Volúmenes
1
Serial
Volume 58 di Einaudi tascabili: Letteratura
Editores
GIULIO EINAUDI
Formato
20 cm
Materia
Letteratura italiana, Narrativa, Biografie, Storia Economica, Capitalismo, Capitani d'industria
Descripción
BROSSURA
Sobrecubierta
No
Conservación
Como nuevo
Idiomas
Italiano
Encuadernación
Tapa blanda
Primera edición

Descripción

DISPONIBILITÀ GARANTITA AL 99%; SPEDIZIONE ENTRO 12 ORE DALL'ORDINE. COME NUOVO, MAI SFOGLIATO: LIEVI SEGNI DEL TEMPO, LIEVI FIORITURE ALLA COPERTINA E LUNGO I TAGLI.

Il grande romanzo sul mondo dell'industria italiana, della finanza e del potere, con il quale Volponi ci ha lasciato, nel 1989, il suo testamento narrativo.
«Il personaggio di Bruto Saraccini è l'estrema proiezione autobiografica di Paolo Volponi, scrittore e manager di vertice (prima alla Olivetti, responsabile del personale e delle relazioni aziendali, in seguito alla Fiat, da consulente), così come Le mosche del capitale, edito da Einaudi nel 1989, è tanto un drammatico bilancio personale quanto l'allegoria di un universo in frenetica trasformazione. Oggetto del romanzo è il collasso dell'industria quale bene pubblico e base dello sviluppo democratico del Paese, è il nuovo ordine politico-economico che privatizza i profitti mentre socializza i costi della sua illimitata voracità, è infine l'era del capitale finanziario che trionfa su qualunque attività, quasi disponesse di una propria metafisica e di un dispositivo di legittimazione teologica. Allievo e collaboratore di Adriano Olivetti, cui il libro è dedicato, lo scrittore intuisce che il rapporto fra l'industria e la Polis si è definitivamente chiuso; amico e compagno di via di Pasolini, è costretto a riconoscere che ogni potenziale di Progresso si è tradotto nella pura dinamica dello Sviluppo, quasi che l'obbligo ai consumi avesse surrogato la democrazia.»

In questo romanzo c'è un'esplicita consapevolezza del silenzio con cui da anni la nostra letteratura ha eluso il confronto con la realtà, e in particolare con il mondo dell'industria e della finanza, del denaro, delle merci - in una parola, del potere. Con "Le mosche del capitale" (1989) Paolo Volponi ha scritto il potente, rabbioso, fantastico romanzo delle illusioni e delle frustrazioni dell'Italia degli anni Settanta, incapace di disegnare una strategia intellettuale e civile: l'ascesa e caduta del professor Bruto Saraccini, dirigente industriale, umanista e poeta con serie competenze imprenditoriali, ma tradito dalla sua stessa aspirazione a eliminare l'alienazione del lavoro con le armi del progresso industriale.

Informazioni bibliografiche
Titolo: Le mosche del capitale
Autore: Paolo Volponi
Editore: Torino: Giulio Einaudi, 1991
Collana: Volume 58 di Einaudi tascabili: Letteratura
ISBN: 8806126938, 9788806126933
Lunghezza: 288 pagine; 20 cm
Soggetti: Letteratura industriale, Narrativa contemporanea, Storia, Economia, Storia Economica, Capitani d'industria, Fascismo, Monopoli, Industria Italiana, Fiat, Memoriale, Progresso, Adriano Olivetti, Pierpaolo Pasolini, Sviluppo, Capitalismo, Finanza, Affarismo, Corporativismo, Economia, Storie, Racconti, Gianni Agnelli, Imprenditoria, Romanzi Biografici, Racconti storici, Imprenditori italiani, Libri Vintage Fuori catalogo, Dirigenti, Premio Strega, Anni Sessanta/Settanta, Management, Manager, Renzo Zorzi, Franco Fortini, Amministratore delegato, Sommersi Cocchi, Megagruppo, MFM, Bruno Visentini, Carlo De Benedetti, Umberto Agnelli, Saghe, Riflessioni socio-filosofiche, Industrial literature, Contemporary fiction, History, Economics, Economic history, Captains of industry, Fascism, Monopoly, Industry, Progress, Development, Capitalism, Finance, Business, Corporatism, Economy, Stories, Tales, Entrepreneurship, Biographical Novels, Historical tales, Italian entrepreneurs, Seventies, Out of print books, Executives, Award, Sixties, CEO, Megagroup, Sagas, Socio-philosophical reflections

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