LE GLORIE DI MARIA OPERA DEL VEN. SERVO DI DIO ALFONSO DE LIGUORI VESCOVO DI SANTAGATA DE GOTI E FONDATORE DELLA CONGREG. DEL SS. REDENTORE

Edizione del 1797 di questa opera ascetica di culto mariano di Alfonso de Liguori (1696-1787). L'opera è composta da due parti in un unico volume ed è completa. Ritratto della Madonna con il bambino incisa da Tommaso Piroli (1752-1824) incisore romano amico di Giovanni Battista Piranesi.<BR><BR>De Liguori ha avuto un ruolo chiave nel dibattito del periodo tra il Giansenismo ed il significato preciso della legge, dimostrandosi come il più famoso ed influente. I suoi manuali sono quelli che hanno saputo dare più risposte ai dubbi che pervadevano la cristianità, e sono stati delle pietre miliari per i successivi del XIX secolo. Ex libris al contropiatto anteriore. Tagli marmorizzati. In buone condizioni. Copertina in piena pergamena coeva con titolo e decorazioni in oro al dorso in ottime condizioni generali con lievi usure ai margini e dorso. Legatura in buone condizioni. All'interno le pagine si presentano in buone condizioni con fioriture. In 16. 17x10 cm. Pp. XVI+212+213-500.Edition of 1797 of this of this ascetic work of marian cult by Alfonso de Liguori (1696-1787). The work is made up of two parts in one volume and it is complete. Portrait of Madonna with child engraved by Tommaso Piroli (1752-1824) roman engraver friend of Giovanni Battista Piranesi. De Liguori had a key role on the debate between Jansenism and the precise meaning of the law, and he was the most famous and influent christian man in that times. His books more than others managed to give answers to the doubt that Christians had in that time, and became milestones for the following books written in the XIX century. Ex libris in the front counterplate. Marbled fore-edges. In good conditions. Full parchment coeval cover with gilted title and decorations in the spine in very good general conditions lightly worn in the extremities. Binding in good conditions. Pages in good conditions with foxing. In 16. 17x10 cm. Pp. XVI+212+213-500.<BR><BR> <BR><BR>