Detalles
Lugar de impresión
Milano,
Páginas
pp. XI [1] bianca, 280 [4]; 345 [3].
Volúmenes
2 voll. in uno,
Editores
presso la Libreria Ferrario Editrice (Tip. Guglielmini),
Materia
Narrativa Italiana dell' 800
Descripción
bella legatura coeva in mezza pelle, piatti marmorizzati sui toni del beige, al dorso tassello con titoli oro, filetti e fregi, tagli spruzzati,
Descripción
LIBROPrima edizione.Esemplare molto buono (lievi escoriazioni ai piatti e al dorso, leggera gora al margine interno delle prime carte), nel complesso molto fresco e ben completo di entrambi gli occhietti. Antica etichetta al contropiatto anteriore «Libreria antiquaria Angelo Gandolfi».Il primo dei romanzi storici giovanili di Rovani, Lamberto Malatesta mette in scena la storia, dipinta con tratti patriottici e risorgimentali, della nascita di un regime oppressivo, quello di Francesco I dei Medici, che arriverò a esiliare da Firenze il povero Malatesta, accusato ingiustamente di congiura. -- «Frutto di due anni di vita ritirata e di studio», il libro «fu letto e lodato e ristampato e tradotto. [.] C’era stile, c’era lingua, sin troppo, c’era esperienza di mondo e conoscenza del cuore umano, e attitudine a profilare e a colorire caratteri, e intreccio sufficiente e interesse ben mantenuto» (Dossi, Rovaniana, p. 46). -- Rovani mise in atto un’ardita operazione linguistica, caratterizzata da un uso spregiudicato del toscano letterario, quello di Machiavelli, di Fiorenzuola e di Bibbiena: «ne uscì uno sgargarizzamento così fiorentinesco da scorticare maledettamente gli orecchi ai lettori dell’alta Italia», secondo la celebre definizione di Dossi (ivi, p. 48). Ed è proprio sul versante linguistico che la critica più recente ha individuato gli elementi di maggior pregio del romanzo: «Rovani qui ama [.] una lingua densa e ricercata, ricca di preziosismi stilistici fini a se stessi inseriti principalmente nei dialoghi, soprattutto in quelli dei personaggi – spesso solo comparse – appartenenti ai ceti più bassi» (Della Bianca, Giuseppe Rovani, p. 101). -- La pubblicazione arrivò al termine di una serie di complesse vicissitudini editoriali ricostruite da Carlo Dossi nella Rovaniana: ben consapevole della carica eversiva del romanzo, Rovani si presentò alla censura austriaca pieno di timori; con sua sorpresa, invece, il censore non solo approvò la stampa, ma lo incoraggiò a proseguire nella scrittura; ma la spinta maggiore gli arrivò dall’editore Ferrario, che pagò il Malatesta ben 700 lire milanesi, sancendo così la nascita dello scrittore Rovani: «suo padre vedeva a malincuore che il figlio si fidasse nella letteratura, la Cenerentola delle tre arti, “ma quand’ ghoo portaa – aggiungeva Rovani – qui sett pacch de svanzech, l’ha cambiaa de parer”. E quei sette pacchi Rovani li ebbe presenti tutta la vita» (Dossi, Rovaniana, p. 48). -- Non comune, una dozzina di copie nell’Opac Sbn.L. Della Bianca, «Giuseppe Rovani», in «Otto/Novecento», pp. 99-100