Libros antiguos y modernos
Baretti Giuseppe.
La Frusta letteraria.
Rovereto - Trento, 1763-1765., 1763
3500,00 €
Mediolanum Libreria Antiquaria
(Milano, Italia)
Los gastos de envío correctos se calculan una vez añadida la dirección de envío durante la creación del pedido. El vendedor puede elegir uno o varios métodos de envío: standard, express, economy o in store pick-up.
Condiciones de envío de la Librería:
Para los productos con un precio superior a 300 euros, es posible solicitar un plan de pago a plazos al Maremagnum. El pago puede efectuarse con Carta del Docente, Carta della cultura giovani e del merito, Administración Pública.
Los plazos de entrega se estiman en función de los plazos de envío de la librería y del transportista. En caso de retención aduanera, pueden producirse retrasos en la entrega. Los posibles gastos de aduana corren a cargo del destinatario.
Pulsa para saber másFormas de Pago
- PayPal
- Tarjeta de crédito
- Transferencia Bancaria
-
Descubre cómo utilizar
tu Carta del Docente -
Descubre cómo utilizar
tu Carta della cultura giovani e del merito
Detalles
Descripción
Prima edizione (rarissima a trovarsi nella sua completezza) di questo periodico ripartito in 33 numeri dei quali 25 pubblicati a Rovereto (in realtà a Venezia, presso lo Zatta) e gli ultimi 8 ad Ancona con il falso luogo di Trento. La Frusta letteraria ha il merito indiscusso di aver contribuito a costruire in Italia una nuova prosa moderna nel campo della critica letteraria. Come accade solo nell'inglese Spectator, qui la storia del giornalismo viene ad identificarsi con quella della saggistica. Sta proprio in questo la novità maggiore: vale a dire nell’aver concepito - sulla scia appunto di Addison - il saggio letterario come articolo giornalistico accessibile ad un largo pubblico, in tal modo da creare un legame permanente tra periodico e letteratura. Ma il Baretti fu più caustico e pugnace rispetto all'Addison, scrivendo sotto lo pseudonimo di Aristarco Scannabue, vecchio soldato vestito alla turca, «una lunga scimitarra al collo», che era ritornato in patria con Macouf, suo schiavo turco e trovava al suo paese la possibilità di barattare qualche parola solo col curato, don Petronio Zamberlucco. La Frusta è il «Flagello dei cattivi Libri, che si vanno da molti anni quotidianamente stampando in tutte le Parti della nostra Italia, e il mal gusto di cui l’empiono, e il perfido costume che in esse propagano»; è contro i vari scribacchiatori di commedie, di romanzi, di critiche, contro tutti i cattivi scrittori, il convenzionalismo, i dotti e i letterati legati al passato, siano essi archeologi o petrarchisti. Il Baretti dunque in seno alla nostra letteratura si distinse per aver combattuto pedanteschi pregiudizi di accademie arcadiche e cruscanti, di aver dato l'esempio di una critica franca, indipendente e dalle prospettive estetiche già marcatamente pre-romantiche. La caustica aggressività dei giudizi contro un ormai obsoleto petrarchismo e contro vecchi ma potenti letterati tradizionalisti, come Appiano Buonafede, causò gravi problemi di censura che il Baretti medesimo spiega in due pagine di premessa agli ultimi numeri - espressamente diretti proprio contro il Buonafede - che non gli fu consentito di imprimere a Venezia e che furono stampati qualche tempo appresso ad Ancona.
Gamba 2136. Piccioni, Bibliografia analitica di G. Baretti, n° 21. Tipaldo VII, 329. Parenti 55. Saccardo, Stampa periodica veneziana, p. 66.