La Corneide. Poema eroicomico.

8°, voll. 7, bella antip. front. inc. in rame da G. Lapi, ritratto dell'A. inc. da Lapi ed inquadrato in un'artistica cornice, bella leg. in mz. perg. con dorso calligr. Ex libris. Prima edizione completa di questo singolare poema satirico giocoso sui più famosi infortuni coniugali dei mariti. Nella Corneide l'autore si trasferisce oniricamente in un immaginario paese, ai cui lidi approdano grandi torme di cornuti di tutta la terra, parificati, umili e potenti, dalla comune condizione. Con intonazioni e movenze parodisticamente dantesche è descritto l'incontro con Euripide, che gli sarà da guida in questo nuovo campo eliso, primo di una lunga galleria di cocus a partire dall'antichità classica, offrendo spunto a vicende boccacesche imperniate sui temi dell'insaziabilità femminile e degli adulteri più ingegnosi. Il D. Gamerra inserisce spunti seri ed autobiografici, lettere di lode inviategli da personaggi famosi (dal Voltaire a Federico il Grande, all'amico Calzabigi) e anche interessanti aneddoti contemporanei di vita sociale e letteraria. (Cfr.: Brunet, Lemonnyer, .)