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Libros antiguos y modernos

Pierio Valeriano

L’infelicità dei letterati

2010

20,00 €

La Scuola di Pitagora

(Napoli, Italia)

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Detalles

Año de publicación
2010
ISBN
9788865420065
Autor
Pierio Valeriano
Páginas
240
Materia
Umanesimo e Rinascimento
Idiomas
Italiano

Descripción

L’infelicità dei letterati (De litteratorum infelicitate), opera scritta in latino dall’umanista Pierio Valeriano nel 1529, è un capolavoro della letteratura rinascimentale. Composto dopo il Sacco di Roma (1527) per rivelare all’Europa il danno portato da lanzi e spagnoli alla capitale della cultura, diventa nella prosa del Valeriano non solo l’evocazione del crepuscolo di una civiltà, ma anche un’indagine sociologica imprevedibile. Molto prima della violenza portata nell’Urbe dalle soldatesche di Carlo V, la condizione dei letterati italiani appare a Valeriano difficile e dolorosa. Vittime dell’umore dei mecenati, pedagoghi mal retribuiti, segretari di principi più amanti delle armi che della poesia, gli scrittori cari al nostro umanista sono visti come un anello debole della società. Uomini superflui che, in nome dell’arte, s’illudono di scalare i gradini di una società costruita su altri, e più tangibili, valori. L’analisi della vita – quella vera, non mitica – dei geni della scrittura fioriti tra Quattro e Cinquecento (da Pico della Mirandola a Poliziano, da Andrea Navagero a Pandolfo Collenuccio) condotta con minuzia sconcertante – più di cento pensatori, poeti ed eruditi – consegna a noi un’immagine drammatica della società d’antico regime che, in quella stessa epoca, veniva idealizzata dal Cortegiano (1528) di Baldassarre Castiglione. Un’opera di cui il saggio in forma di dialogo del Valeriano costituisce l’ombra necessaria, un vero Antirinascimento contrapposto al Rinascimento.
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