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Libros antiguos y modernos

Cohausen Jahann Heinrich

L'Ermippo Redivivo o sia il metodo di prolungar la vita e il vigore, Traduzione dell'Inglese.

Per Anton Santini e Compagni,, 1756

480,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1756
Lugar de impresión
Livorno,
Autor
Cohausen Jahann Heinrich
Editores
Per Anton Santini e Compagni,
Materia
NEOPLATONISMO MEDICINA PARACELSO SATIRA
Idiomas
Italiano

Descripción

In 4°; XII, 210, (2) pp. Legatura coeva con titolo e conrice in oro ai piatti, restaurata con rinforzo in pergamena sottostante. Antiche note di possesso privato al frontespizio ed alla prima carta anticamente cancellate e solo in parte leggibili: “Joseph Deserdelli (?), Luigi Colfaroni (?), Agostino Caproni (?)”. Una fine incisione al frontespizio. Un forellino di tarlo nel margine basso bianco, un secondo forellino, sempre nel margine bianco ed ininfluente, a partire da pagina 135, ambedue ininfluenti. Un'iniziale xilografica, una testatina animata finemente incisa da Gio. Lapi. Un piccolissimo strappetto nell'angolo esterno alto del frontespizio. Nel complesso in buone condizioni di conservazione. Prima traduzione italiana di questo curioso scritto apparso per la prima volta a Francoforte nel 1742 in lingua latina. L'opera venne poi tradotta in inglese da Jhon Campbell che vi apportò numerose aggiunte. La prima edizione italiana, di anonimo traduttore che si firma F. P., porta la dedicatoria al Conte Camillo Capponi. L'opera è un curioso e stravagante trattato che descrive il modo di prolungar la vita ben oltre i limiti naturali, tanto che alcuni autori, considerano la figura di Ermippo come uno dei primi vampiri mai descritti. L'autore compose l'opera in tono serio anche se probabilmente, l'intento era quello di metter in ridicolo voci popolari e racconti che in quel periodo erano ampiamente documentate in Slesia (si ricordi che la dissertazione sui vampiri di Calmet venne scritta nel 1740). Infatti considerando anche la regione geografica dell'autore, nato nelle vicinanze dei luoghi dove il mito dei vampiri esplose per primo in Europa, la Slesia, suggerisce come, Cohausen, prendendo spunto dai racconti (alcuni riportati dallo stesso autore), che circolavano nei territori della Slesia, di morti che ritornavano alle loro case ed uscivano dalle tombe per uccidere parenti o nemici, arrivi a riprendere e tratteggiare alcune caratteristiche del mito dei vampiri. Con similitudine con i vampiri, Ermippo, invecchiando non solo non muore ma aumenta il suo vigore fisico. Un altro chiaro riferimento al vampirismo, è ad esempio, il suggerimento di Cohausen di imbottigliare il fiato delle vergini per poterlo poi respirare, creando così una pozione miracolosa in grado di prolungare la vita e donare eterno vigore. Il legame fra vampirismo ed il succhiare il sangue, nelle voci che giravano fra gli abitanti della Slesia non legavano ancora, perlomeno in modo univoco, il vampiro al sangue. Il vampiro sembrava rubare il respiro o le energie dalle sua vittime, nutrendosi così del loro soffio vitale. Nonostante il probabile intento satirico, Cohausen fa riferimento a diverse tecniche per prolungare la vita alle quali lo stesso autore, per la sua formazione ermetico-scientifica di ispirazione iatrochimica, non può non credere, tanto da divenir difficile comprendere dove inizino i suggerimenti “medici” e dove finisca la satira. Nell'opera, l'autore descrive diverse testimonianze di avvenimenti curiosi e partendo da teorie legate al “Sunamatism” cerca di ricreare l'elisir di lunga vita. «Livre curieux et rare, . une sorte de vampirisme élégant qui s'allie aux conclusions les plus scientifiques. L'Hermétisme occupe une large place dans ce travail qui renferme, par ailleurs, d'étonnantes révélations sur Nicolas Flamel qui, d'après l'auteur, vivait encore de son temps» (Caillet I, 2424-5). L'autore dell'opera, Johann Heinrich Cohausen (1665 a Hildesheim - 13 luglio 1750 a Vreden), fu un celebre medico, dottore personale del Vescovo di Munster ed uno scrittore sia di opere mediche che satiriche. Dopo aver ottenuto il dottorato in medicina a Francoforte sull'Oder nel 1699, quindi, numerosi anni dopo la pubblicazione dell'Ermippo, si trasferì a Munster dove ben presto entrò nelle grazie del vescovo Franz Arnold, divenendone medico personale, carica che ricoprì anche con il successore, il vescovo Clemens August. Influenzato da Johan Baptista van Helmont, Cohausen era un seguace delle teorie legate alla Iatrochimica di Paracelso. Rif. Bibl.: 'Very entertaining as an account of the hermetic philosophy and as furnishing a curious history of the extravagancies of the human mind' Bibl. Osleriana 2337-2340; Caillet 2424-5; Barbier II, 616.; Wellcome II, 366.
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