L'an deux mille quatre cent quaranta. Reve s'il en fut jamais

In-12°, pp. 472, , III, (5) bianche, legatura in piena pelle, dorso a 5 nervi con fregi e titolo in oro su tassello. Leggere sfessure alle cerniere. Mercier (1740-1814) fu uno scrittore prolifico di opere teatrali, romanzi e opuscoli. Esponente dell'Illuminismo, fu influenzato da Rousseau, Diderot, Holbach, Mably e altri. 'Non c'è scrittore migliore da consultare', scrive Robert Darnton, 'se si vuole avere un'idea di come appariva, suonava, odorava e si sentiva Parigi alla vigilia della Rivoluzione' (The Forbidden Best-Sellers della Francia prerivoluzionaria, p. 118), nonostante il suo autoproclamato carattere fantasy. L'An 2440 richiedeva di essere letto come una seria guida al futuro. Offriva una nuova prospettiva sorprendente: il futuro come un fatto compiuto e il presente come un passato lontano. Chi potrebbe resistere alla tentazione di partecipare a un simile esperimento mentale? E una volta impegnato in esso, chi potrebbe non vedere che esso metteva in luce davanti ai suoi occhi il marciume della società, la Parigi del diciottesimo secolo?' (ibid, p. 120). Romanzo utopico, degno di nota perché ambientato nel futuro. 'L'an deux mille quatre cent quarante' fu pubblicato per la prima volta nel 1771. Fu rapidamente bandito in Francia e inserito nell'elenco dei libri proibiti dell'Inquisizione. nel 1773, ma divenne un best seller travolgente, attraversando almeno venticinque edizioni. Cioranescu 44468, elencando la prima edizione. Darnton, Il corpus della letteratura clandestina in Francia 1769-1789, p. 17, n. 30.