L’aeropoema futurista dell’Umbria parole in libertà applaudite nel 1° Dinamismo di Poesie guerriere (di Franca Maria Corneli Dina Cucini Maria Goretti Luguori Bonelli Farfa Acquaviva) del Sindacato Autori Scrittori a Roma 8 Maggio 1943-XXI. Con un saggio di Marinetti sulla poesia dei tecnicismi

LIBROEdizione originale.CON AUTOGRAFO.Esemplare proveniente dalla biblioteca del poeta modernista fiorentino Alberto Viviani, molto vicino a Marinetti nei suoi ultimi anni di vita, con dedica autografa firmata del capo del futurismo «al grande aeropoeta futurista Alberto Viviani FTMarinetti»; in ottime condizioni, appena fiorito e scolorito ai bordi del piatto superiore e del dorso. Viviani dedicò a Marinetti una monografia pubblicata con l’editore Paravia di Torino, presso cui nel 1943 uscì pure il saggio storico «Dal verso libero all’aeropoesia». Si tratta del penultimo libro pubblicato dalle Edizioni futuriste di «Poesia», cioè la sigla editrice di Marinetti lanciata quasi quarant’anni prima, qui associato a quella «Galleria nazionale d’arte futurista e aeropittura di guerra», «voluta da Mussolini» e con sede «provvisoria» a casa di Marinetti, Piazza Adriana 11 in Roma, presentata da Mino Somenzi sulle pagine di «Autori e scrittori» nel corso del primo semestre del 1943 e quindi alla quarta Quadriennale di Roma (maggio-luglio 1943) dove Dottori espose proprio il ritratto di Franca Corneli. Il sindacato Autori e scrittori, presieduto da Marinetti stesso, era anche l’ente organizzatore dei «dinamismi di poesie guerriere», eventi declamatori che rappresentarono la terminale evoluzione delle serate futuriste, già «circuiti di poesia»; se ne tennero tre, tra maggio e giugno 1943, prima della caduta di Mussolini nel luglio 1943: il primo di essi fu svolto all’insegna delle poetesse futuriste, con l’«Aeropoema dell’Umbria» di Corneli, appunto, seguito da «alcune canzoni di guerra» di Dina Cucini e dall’«Aeropoema di guerra» di Maria Goretti; l’ultimo dei «dinamismi» vide coinvolto invece proprio Alberto Viviani a presentare il suo libro sull’evoluzione della poesia futurista accanto ai versi di «Bombardata Napoli Canta» di Piero Bellanova. -- Il libro di Franca Corneli, già in stadio avanzato di composizione tipografica a maggio, fu concluso in giugno per una tiratura di circa mille esemplari (dati che possiamo comunicare grazie a una bozza in pagina messaci a disposizione da un’importante collezione privata di materiali futuristi): la giacenza deve essere stata tuttavia smarrita quasi interamente proprio a causa della caduta del fascismo e del grave disordine che ne conseguì nel secondo semestre dell’anno. Il libro è infatti oggi rarissimo: solo due localizzazioni istituzionali secondo ICCU (le copie d’obbligo alle Nazionali di Firenze e Roma) e solo due copie istituzionali al mondo per OCLC, quelle delle due super-biblioteche statunitensi che conservano parte dell’archivio F.T. Marinetti (Yale e Getty); le pochissime copie che abbiamo visto apparire sul mercato — da segnalare che il libro mancava a tutte le grandi collezioni private futuriste vendute negli ultimi trent’anni: Reggi, Cereda, Mughini — erano esemplari di presentazione inviati da Marinetti a qualche sodale, rafforzando la tesi dello smarrimento e distruzione di gran parte della tiratura a causa degli eventi bellici. -- Il manifesto di Marinetti «La poesia dei tecnicismi» compare qui in una versione modificata, datata «24 maggio 1943» e firmata «Sansepolcrista Accademico d’Italia 1° Seniore della “23 Marzo”», al punto da indurre D’Ambrosio a pubblicarlo integralmente come complementare alla prima versione del 1937, «Poesia e arti corporative» (su «Gazzetta del Popolo», 10 aprile), poi riproposta come «La poesia dei tecnicismi» in «Il poema di Torre Viscosa» (1938) e come «Estrazione sistematica di nuovi splendori e nuove musiche dai tecnicismi» in «Il poema non umano dei tecnicismi» (1940).Cammarota, Futurismo, n. 123.2; Id., Marinetti, n. XII.109 («raro»); Salaris, Marinetti editore, n. 91; Duranti, Dottori catalogo generale, p. 40 (illustrazione); D’Ambrosio, Nuovi archivi del futurismo II, n. 1943/909; edizione anastatica Terni 2009, a c. di D. Cialfi e A. Pesola